Economia, pace fiscale anche per le multe non pagate tra dettagli e smentite

    Tra voci che circolano e nessuna conferma, si continua a parlare dell’ipotetica pace fiscale anche per le multe e i bolli auto mai pagati. A dare una risposta effettiva potrà essere solo la Legge di Bilancio 2019, che potrebbe confermare o ribaltare quanto detto fino ad ora. Si tratta certamente di una questione non facile da gestire; ad oggi nessuna dichiarazione dai vertici di Lega e Cinque Stelle, ma sono in molti a sperare ad una futura esclusione di multe, bollo e superbollo auto. Non è sbagliato, però, pensare che i cittadini possano saldare anche questi debiti applicando le diverse aliquote – 6%, 10% e 25% – previste. È bene ricordare, comunque, che per queste due categorie di debiti i cittadini potrebbero già ricorrere alla rottamazione delle cartelle, introdotta nel 2017, con cui si possono saldare i debiti senza alcuna sanzione o maggiorazione prevista dalla legge.
    È inutile nascondere però che la pace fiscale annunciata per il 2019 sarebbe ben più conveniente, poiché in questo caso non sarebbe necessario pagare tutto il debito, ma solamente una parte (appunto il 6%, 10% o 25% a seconda della propria situazione economica e reddituale). Mentre si discute della presenza o meno dei debiti riferiti a multe o bollo non pagati, sembra essere confermata l’esclusione dal condono fiscale, voluto dalla Lega per tutti coloro che, pur avendo aderito al procedimento della rottamazione delle cartelle di Equitalia, non hanno provveduto al pagamento delle rate previste. Insomma, la pace fiscale non sarà un’alternativa più conveniente per coloro che hanno aderito alle precedenti rottamazioni delle cartelle, i quali quindi dovranno continuare a pagare quanto pattuito in precedenza.
    “Siamo tranquilli sulla pace fiscale. Una cosa è un condono, che aiuta i furbetti, un conto è la pace fiscale che aiuta chi è in difficoltà”. Lo ha ribadito il vicepremier Luigi Di Maio ai microfoni di Radio24. “Non siamo d’accordo su uno scudo fiscale, non vogliamo far rientrare i capitali dei mafiosi e dei corrotti dall’estero”, ha aggiunto. Il capo politico del M5S smentisce seccamente anche qualsiasi possibile aumento dell’Iva.  “E’ una fake news, non è assolutamente vero, perché in questo governo non si permetterà ai soldi di uscire dalla porta ed entrare dalla finestra. Non vogliamo fare il gioco delle tre carte”. I conti in qualche modo devono però tornare: per il governo legastellato saranno settimane di duro lavoro.