Editoria, Zingaretti: no a tagli governo, difendere media

    Caos nel mondo della Editoria. Sempre più fosca la strada del futuro che riguarda alcune piccole ma prestigiose realta giornalistiche del territorio nazionale che sono legate all’ottenimento dei fondi statali in particolar modo in riferimento alle erogazioni per la pluralità della informazione.
    A difesa della editoria arriva la voce del Presidente della Regione Lazio Zingaretti: no ai tagli del governo sulla editoria, dice il candidato alla leadership del Partito Democratico. E afferma di dover difendere informazione a spada tratta.
    “No ai tagli all’editoria da parte del Governo Lega-M5S. Questo esecutivo vuole mettere il bavaglio alla libertà di stampa. L’informazione è un costo della democrazia, e in quanto tale va sostenuto e difeso a spada tratta”. Questo scrive in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
    Il quale nei giorni scorsi aveva invece esaltato altri particolari percorsi politici ed economici che dalla sua esperienza regionale potrebbero essere portati a quella nazionale. Tra questi quelli relativi alle energie auto prodotte, che hanno probabilmente portato o porterebbero un risparmio annuo per famiglia pari a circa 500 euro.
    “Un risparmio, solo per le famiglie, di almeno 500 euro l’anno: tanto varrebbe un intervento di livello nazionale sulla produzione da fonti rinnovabili e autoproduzione di energia per cittadini, imprese e distretti, puntando a coprire almeno il 35% del consumo totale di energia entro il 2030. È qui che si gioca il futuro del Paese: sulla via dell’innovazione e della sostenibilità. Uno Stato moderno e innovatore deve promuovere una grande alleanza con cittadini, imprese e università sul tema dell’economia sostenibile e circolare. Per funzionare, quest’alleanza deve essere conveniente per tutti gli attori coinvolti. Proponiamo una riforma delle tariffe elettriche per favorire (anziché penalizzare, come avviene oggi) l’utilizzo da parte delle famiglie e delle imprese di energia autoprodotta con le rinnovabili. Nella mia proposta per il nuovo Pd il tema della sostenibilità è assolutamente centrale, perché indifferibile e perché rappresenta la più grande opportunità per crescere, valorizzando l’enorme potenziale che l’Italia esprime nel campo della ricerca e dell’impresa ad alto tasso d’innovazione. Dobbiamo investire molto di più, inoltre, sulla riqualificazione energetica e antisismica degli edifici, incentivando anche progetti di bioedilizia. Efficientare gli edifici porterebbe ulteriori risparmi e aumenterebbe il valore di mercato degli immobili, generando uno shock positivo per le imprese dell’edilizia e per l’occupazione. Nel Lazio noi lo stiamo già facendo. Se investiamo sulla sostenibilità, ne guadagniamo tutti. Per questo ho inserito queste misure nel mio programma per le primarie, per un nuovo Paese e per un nuovo Pd”.