Effetto flou viola a tinte giallorosse

    L’ultima prestazione della Roma in casa contro la Fiorentina ha prodotto una sorta di effetto flou a tinte giallorosse: ridurre i contrasti e porre l’accento, visivo e non solo, su alcuni dettagli perdendo di vista ciò che resta di sfondo è, forse, per la Roma attuale uno dei pochi modi per provare ad alzare la china. L’effetto flou della banda Ranieri vede nelle sue pletore giallorosse defezioni, cadute e ciclici inciampi in errori grossolani, marchiani, e una reiterazione di flop volti al rallentamento del passo champions. Un messaggio, però, la sfida contro la Fiorentina l’ha dato: quello di un gruppo che non ha mollato la presa, ancorché gonfio di scorie di insicurezze e imprecisioni. 

    Effetto flou viola a tinte giallorosse. I fattori positivi derivanti dalla gara contro la Fiorentina.

    In questa sorta di effetto flou con sfondo viola, il focus visivo della Roma mostra, ad esempio, che al di là del punto la squadra in alcuni elementi ha risposto con la veemenza e la voglia di riscattarsi dopo i due KO contro Napoli e Spal e anche al doppio svantaggio con la viola. “Per come era la situazione un punto con una prestazione così importante – dice Ranieri – fa capire ai ragazzi che stanno bene e fisicamente ci sono.” Crederci, dunque, è fondamentale. E nella conferenza di presentazione della prossima sfida contro la Samp il tecnico testaccino ribadisce il concetto puntando su motivazioni e convinzioni. E’ quello che è emerso proprio dalla sfida con la Fiorentina. La stessa Fiorentina che ne aveva rifilati sette, l’ultima volta, alla Roma in coppa Italia. Le motivazioni e la grinta non mancano ad elementi come Zaniolo o Pellegrini, o lo stesso Under in netta ripresa (“Under sta lavorando molto bene, sicuramente non ha i 90 minuti” ha detto Ranieri in ottica Samp): ma è un problema della gran parte degli altri. Un esempio? Schick. Lui, che peraltro affronterebbe la sua ex squadra, potrebbe trovare in questo il là per riscattarsi. Del resto, tra mental coach e una maggior predisposizione al sacrificio, qualcosa di recente aveva fatto vedere. Ma basterà? Prende tempo Ranieri, a cui interessano i punti nel complesso, non i tutorial motivazionali. E sul ritorno in campo contro i suoi ex colori, quanto a Shick, appunto, dice: “queste sono considerazioni importanti che ogni allenatore prende in esame, per cui anche io prenderò in esame anche io”. Temporeggia, dunque. E non potrebbe essere altrimenti. Perché nell’effetto sfumato di questa stagione, la Roma non può che partire dalla nitidezza di un concetto: stop agli ‘stop’. E per farlo, serve grinta, carattere e veemenza.