ENI, PROBABILE ALTRO GIACIMENTO IN EGITTO

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    Sotto il giacimento di gas recentemente scoperto dall’Eni potrebbe essercene un altro. Il condizionale è d’obbligo, ma la borsa già brinda all’ipotesi. premiando il titolo con rialzo dell’1,36% a 14,86 euro. A dare l’annuncio del possibile ritrovamento, è stato l’amministratore delegato Claudio Descalzi, ascoltato in audizione dalle Commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato. Il manager, parlando della scoperta fatta il 30 agosto scorso, ha rivelato che sotto il maxi giacimento di Zohr “probabilmente ce n’è un altro, forse di condensati o olio”. L’Eni, ha precisato Descalzi, è già “contentissimi così” vista la rilevanza del giacimento rinvenuto. Ma la nuova scoperta potrebbe avere rilevanza non solo per le quantità, ma per la qualità: “Non c’è Co2, non c’è zolfo, è praticamente metano, quasi non deve essere trattato, c’è una grande pressione e una temperatura bassa”. Inoltre, ha aggiunto l’Ad, c’è il vantaggio di avere, “a poche decine di km dalla nostra installazione, e praticamente di fronte, Al Gamil, il nostro centro di trattamento del gas”.  Descalzi ha assicurato che i costi di sviluppo “possono rimanere al di sotto dei 10 miliardi di dollari”. La parola finale spetterà al cda, che a dicembre verrà chiamato ad approvare l’investimento finale.