Esplosione a Catania, indagato capo squadra vigili

    E’ indagato per disastro colposo e omicidio colposo plurimo Marcello Tavormina, 38 anni, capo della squadra dei vigili del fuoco coinvolti nell’esplosione di una palazzina a Catania, in cui sono morti due suoi colleghi e un quarto è ricoverato con lui nel reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi. Per la Procura è un’iniziativa dovuta prima di compiere atti irripetibili che confluiranno nell’inchiesta. Nell’attività dei vigili del fuoco ieri sera a Catania ci sarebbe stata “una cattiva valutazione dei fatti” e avrebbero “lavorato su una porta pensando non fosse collegata allo stesso locale già saturo di gas”. E’ l’ipotesi della Procura che ha indagato per disastro colposo e omicidio colposo plurimo Marcello Tavormina, 38 anni, capo della squadra dei vigili del fuoco coinvolti nell’esplosione di una palazzina a Catania. La Procura non ha ancora disposto l’autopsia in attesa di accertamenti tecnici preliminari.

    Due vigili del fuoco morti e una terza persona trovata carbonizzata: è il primo bilancio dell’esplosione che si è verificata in una palazzina a Catania secondo quanto ha confermato anche il sindaco Enzo Bianco. Altri due pompieri sono ricoverati in gravi condizioni all’ospedale Garibaldi. Sono diventate maggiormente critiche nella notte le condizioni di salute di uno dei due, ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi, diretto dal dottore Sergio Pintaudi.
    Silenzio assordante. La gente passa e si fa il segno della croce, anche chi è in auto. Dei tavelloni di legno sono messi a mo’ di porta sugli ingressi di via Garibaldi e via Sacchero a Catania, nel piano terra dello stabile dove ieri sera c’è stata una violenta esplosione che ha provocato la morte dell’uomo, un 75enne, che viveva nella casa, e di due vigili del fuoco, e il ferimento grave di altri due pompieri. Sulle ’tavole’ un foglio che ufficializza il sequestro di quella parte dell’immobile disposto dalla Procura di Catania che ha delegato le indagini alla squadra mobile della Questura. Durante la notte i vicini di casa sono potuti tornare nelle loro abitazioni, a conclusione dei lavori e dei sopralluoghi dei vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza e bonificato la zona.