FERMATA LA ‘BESTIA’ CHE HA MASSACRATO, DERUBATO E STUPRATO LA TURISTA AUSTRALIANA A COLLE OPPIO: È UN ROMENO 35ENNE GIÀ CONDANNATO NEL 2015 PER TENTATO OMICIDIO

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    L’ennesima vergogna: l’aggressore della 49enne australiana derubata, stuprata e massacrata di botte nei pressi di Colle Oppio, era stato condannato il febbraio 2015 per sfruttamento della prostituzione e tentato omicidio. Eppure, nonostante la condanna, il romeno 35enne O.E. senza fissa dimora, girava ‘indisturbato’ per le strade centrali della Capitale. Lo ha rintracciato e fermato nella notte una squadra di poliziotti della squadra mobile di Roma e del commissariato Viminale, mentre si trovava a bordo di un treno regionale, e non è chiaro se avesse un complice. A seguito dell’arresto di O.E. è stato anche recuperato il denaro rubato alla donna. Il 35enne è stato infatti sorpreso con circa 1.000 dollari australiani e gioielli rapinati alla 49enne. ’’L’uomo stava organizzando la sua fuga dall’Italia – ha raccontato Luigi Silipo,  capo della Squadra mobile di Roma, che ha diretto le indagini insieme agli uomini del commissariato Viminale diretti dalla dottoressa Giovanna Petrocca –Le indagini ci hanno permesso di accertare che si era spostato da Roma per andare nel viterbese, dove è rimasto una mezza giornata, per poi fare in nottata rientro a Roma, da dove molto probabilmente avrebbe organizzato la sua fuga’’. Gli agenti, dislocati presso le diverse fermate del treno lungo la tratta Roma-Viterbo, lo hanno trovato a bordo di una carrozza nei pressi della stazione Giustiniana. ’’Sono state presidiate le stazioni dei treni, degli autobus, l’autostrada. In base alle indicazioni investigative – cha aggiunto Silipo – gli uomini della squadra mobile e del commissariato Viminale sono saliti e lo hanno individuato su una carrozza del treno Viterbo-Roma. Durante la perquisizione sono stati trovati ulteriori riscontri importanti: circa 1.000 dollari australiani e oggetti in oro, parte della refurtiva sottratta alla vittima’’. Quanto all’ipotesi di un complice, Silipo ha sottolineato di essere “in una fase precautelare”. “Il provvedimento deve essere convalidato dal gip – ha concluso il capo della squadra mobile di Roma – e c’è ancora una attività di indagine in corso. Al momento questo è un risultato importante’’. Il fermo è stato disposto dalla Procura di Roma e il romeno dovrà rispondere, oltre che di violenza sessuale, anche di rapina e lesioni, tutti aggravati, commessi nelle prime ore del 3 ottobre scorso. Ed è per questi reati che la Procura della Repubblica di Roma ha chiesto la convalida del fermo. L’indagine è affidata al pm Claudia Alberti e sulla richiesta del magistrato dell’accusa, il gip deciderà probabilmente al termine dell’interrogatorio di garanzia che dovrebbe essere fatto tra venerdì e sabato prossimo.