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“Finiti i tempi dell’Austerity, porto dall’Ue decisioni di portata storica”, Conte riferisce in Aula sul Recovery

Si è trattato di un vertice straordinario anche in termini di complessità, in linea con la elevata posta in gioco, che assunto decisioni di portata storica”. Ha esordito così stamane il premier Conte, riferendo in Aula quanto accaduto a Bruxelles. “Quello che lo scorso 15 luglio consideravo auspicio – ha tenuto a rimarcare soddisfatto Conte – oggi è certezza, l‘intesa è un passaggio fondamentale che ci spinge ad affermare che l’Europa è stata all’altezza della sua storia, missione e destino. L’Unione Europea ha saputo rispondere con coraggio e visione fino ad assumere la decisione di approvare per la prima volta un ambizioso programma di rilancio”.

Conte: “In passato, quando si ricorreva all’Austerity”

Quindi il presidente del Consiglio ha tenuto a ricolare come, ”In passato, si tendeva a intervenire nel segno del rigore, affidandosi a logiche di austerity poi rivelatesi inadeguate, oggi invece è stato approvato un piano orientato alla crescita economica e allo sviluppo sostenibile“. E dunque tiene a far notare il premier, “la decisione di ieri del Consiglio Europeo ha abbracciato la diversa prospettiva di un’Europa più coesa, inclusiva, solidale e vicina ai cittadini, in definitiva più politica e più coerente con il sogno europeo. E’ l’unico percorso possibile per preservare l’integrità dello stesso mercato unico e la stabilità stessa dell’unione monetaria”.

Conte: “Un risultato fine a marzo impensabile”

Certo, ha poi proseguito, si tratta di un “risultato che non era affatto scontato a marzo, quando l’Italia propose che il Recovery fund affiancasse con pari dignità politica ed economica altri strumenti”. Quindi il premier ha poi spiegato quanto, all’interno di quest’ultimo Consiglio Europeo, vi sia stata  un’interlocuzione serrata e complessa, nel corso della quale ci siamo confrontati con una pluralità di interessi e visioni. Un intenso negoziato ha consentito di vedere confermata la risposta ambiziosa e adeguata alla posta in gioco“.

Conte: “Ci sono stati momenti apparentemente insuperabili”

Quindi, poi concludendo, il presidente del Consiglio ha rivelato che “ci sono stati momenti in cui la rigidità delle diverse posizioni sembrava insuperabile, ma anche nei momenti più critici c’è stato un profondo senso di responsabilità dei nostri popoli. Non potevamo fallire, accedere a un mediocre compromesso o rinviare la decisione. Possiamo dirci soddisfatti, è un risultato positivo che non appartiene ai singoli, al governo o alle forze di maggioranza. E’ un risultato che appartiene all’Italia intera”.

Max