FIRMARE LEGGI E’ UN MIO DOVERE, ANCHE QUANDO NON LE CONDIVIDO

    Come spesso accade, gli studenti si recano in visita al Quirinale, con l’occasione anche di poter avvicinare il Presidente della Repubblica. Oggi nel corso di una visita da parte di giovani delle scuole secondarie di primo grado, alcuni sudenti hanno chiesto a Mattarella cosa pensa, come si comporta, quando deve firmare provvedimenti che non condivide “La scelta delle leggi spetta al Parlamento e la scelta dei decreti che guidano l’amministrazione dello Stato spetta al governo – ha spiegato loro il Presidente – E se non firmassi andrei contro la Costituzione. C’è un caso in cui posso -anzi devo- non firmare: quando arrivano leggi o atti amministrativi che contrastano palesemente, in maniera chiara, con la Costituzione. Quando mi arriva qualche provvedimento, una legge del Parlamento o un decreto del governo io, anche se non lo condivido appieno, ho il dovere di firmarlo, anche se la penso diversamente. Devo accantonare le mie convinzioni personali – ha osservato Mattarella – perché devo rispettare quello che dice la Costituzione”, caso a parte, ha anche aggiunto, quando “arrivano leggi o atti amministrativi che contrastano palesemente con la Costituzione. Non contano le mie idee, perché non è a me che la Costituzione affida il compito di fare le regole con le leggi o di guidare la macchina dello Stato, ma li affida ad altri: al Parlamento e al governo. E io ho l’obbligo di firmare, perché guai se ognuno pensasse che le proprie idee personali prevalgono sulle regole dettate dalla Costituzione. La Repubblica non funzionerebbe più”.
    M.