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“Fra i morti di Covid più vaccinati che non vaccinati: i dati dell’ISS parlano chiaro”, scrive il senatore Paragone

Come già spiegato ieri, ed altre volte, accanto a quelle che possiamo definire le ‘voci istituzionali’ rispetto alla situazione sanitaria attuale (contagi, vaccini, green pass, ecc.), non manchiamo mai di segnalare anche quanto giunge ‘dall’opposto’ o meglio, da parte di chi, diversamente, nutre forti dubbi rispetto alla linea ‘ufficiale’, adottata sia dal governo che dal Cts. Ovviamente è nostro interesse, così come in altre circostanze, segnalare ‘informazioni’ o tesi differenti ma, al tempo stesso, serie, espresse e circostanziate da personaggi ed esperti di riconosciuta affidabilità. Insomma, quanto di più lontano da dibattiti o ‘notizie’ facilmente tacciabili di ‘fake news’.

Oggi, per il secondo giorno consecutivo, abbiamo scelto di segnalare ancora una volta un articolo a firma del senatore Gianluigi Paragone il quale, dal suo omonimo blog, pubblica uno studio secondo cui, analizzando alcuni dati stilati dall’Istituto superiore di Sanità, fra quanti deceduti per Covid, sia di gran lunga maggiore la platea composta dai vaccinati. Un fatto non da poco che, se confermato, darebbe il via ad una legittima sollevata di scudi da parte di milioni di italiani.      

Paragone: “Fra i morti di Covid più vaccinati che non vaccinati, i dati dell’ISS parlano chiaro”

Si fa un gran parlare in questi ultimi giorni dell’aumento dei contagi da Covid 19 e di come ciò, secondo ‘esimi’ esperti, sia in diretta correlazione con la percentuale di non vaccinati. Ma è sufficiente consultare i dati sui decessi da Covid ultimi per venire a conoscenza di un dato scioccante: tra i morti per coronavirus negli ultimi 30 giorni i vaccinati superano i non vaccinati. E questi dati ce li fornisce nientemeno che l’Istituto Superiore di Sanità”, scrive Paragone.

Nell’ultimo ‘Bollettino sulla sorveglianza Integrata Covid’ 19 – emesso per l’appunto dall’Iss il 5 novembre – si rende noto l’aggiornamento nazionale relativo ‘ai dati della sorveglianza integrata dei casi di infezione da virus SARS-CoV-2 riportati sul territorio nazionale’. Nel rapporto si denota come le nuove infezioni da virus SARS-CoV-2 in Italia siano in aumento, con l’incidenza settimanale a livello nazionale di 51 casi per 100.000 abitanti, rispetto a 41 casi per 100.000 abitanti della settimana precedente e si pone l’accento come l’incidenza sia maggiore nei casi della fascia dagli 0 ai 19 anni e come si osservi ‘una maggiore incidenza di casi diagnosticati in persone non vaccinate’. Ma leggendo accuratamente i dati senza lasciarsi ‘convincere’ dall’introduzione – osserva il leader d Italexit – veniamo a conoscenza di cifre sorprendenti. Ad esempio, analizzato le cifre contenute nella tabella n. 3 del rapporto ISS denominata ‘POPOLAZIONE ITALIANA DI ETÀ >12 ANNI E CASI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI, OSPEDALIZZATI, RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA E DECEDUTI NEGLI ULTIMI 30 GIORNI, PER STATO VACCINALE E CLASSE D’ETÀ’ (che pubblichiamo in fondo,ndr), apprendiamo che tra i morti da Covid negli ultimi 30 giorni, 423 erano vaccinati con doppia dose mentre 27 con una sola, per un totale di 450 morti. I non vaccinati morti per Covid, sono invece, 416. Questo significa che per la prima volta i morti da Covid privi di vaccino sono inferiori a quelli che, teoricamente, avevano una protezione garantita dal virus grazie al vaccino”.

Ma non solo, spiega ancora il senatore, “A questo dato si aggiunge il fatto che, nonostante adesso si stia accelerando per la vaccinazione sui minori, soprattutto i bambini, nel periodo tra il 18 e 31 ottobre non si è verificato nessun decesso per Covid nella fascia sotto i 19 anni. E’ facilmente comprensibile dalla tabella nel rapporto ISS denominata ‘Focus età scolare’” (anche questo lo pubblichiamo in fondo all’articolo,ndr) dove, aggiunge Paragone, è scritto che “‘Nel periodo 18- 31 ottobre 2021, in questa popolazione sono stati segnalati 13.741 nuovi casi, di cui 84 ospedalizzati, 2 ricoverati in terapia intensiva’: non ci sono morti per Covid, dunque, nella fascia di età inferiore ai 19 anni, e ciò include anche i bambini con meno di 5 anni. Alla luce di questi dati risulta ancora più incomprensibile questa corsa forsennata alla vaccinazione per i minori”.

Che dire? Vediamo se di fronte a tali, ‘sconvolgenti’ dati, replicherà qualcuno, sia da parte del governo, che in seno al Comitato Tecnico Scientifico….

Max