Francia, il lunedì verde dei nutrizionisti

    Ne’ carne né pesce, la Francia così fissa il lunedì verde”. Sono più di 500 le personalità francesi – tra ambientalisti, scienziati, artisti – che hanno appoggiato l’iniziativa del lunedì verde, siglata per la decisione di intraprendere una dieta sostenibile per la salute dell’uomo, degli animali e di tutto il pianeta. La campagna del lunedì verde, nata su Facebook con lo slogan “manger changer” (mangiare e cambiare, ndr), persuade a prendere parte a quello che potrebbe rappresentare anche un esperimento scientifico: “Un’équipe di scienziati seguirà da vicino la vostra capacità di cambiare la dieta”, c’è scirtto sul profilo del social network. All’iniziativa hanno dato il loro consenso Isabelle Adjani, Yann Arthus-Bertrand, Matthieu Ricard, Juliette Binoche. Molti già da tempo consumano solo verdura, altri hanno deciso di cambiare orientamento nutritivo nella slavaguardia dell’ambiente, a cominciare dal proprio pasto. “Siamo ciò che mangiamo”, sosteneva Feuerbach, e il lunedì verde sorge proprio per mettere in auge l’abbasamento dei consumi, con un occhio di riguardo verso il futuro. Produrre carne è sinonimo di una crescita dei consumi di acqua molto superiori alla quantità di verdura e frutta prodotta e in questo i cugini d’oltralpe hanno superato ogni record. Tenendo conto che, scrive nell’invito il direttore generale di Wwf Francia Pascal Canfin, la carne mangiata in Francia viene arrichita con soia derivante dalla deforestazione dell’Amazzonia. Le intenzioni a prima vista sono ottime, ma non mancano le polemiche sollevate anche da agricoltori contro una perdita che si teme vada soprattutto a svantaggioo degli allevatori. I sostenitori dell’iniziativa ad evitare la carne e il pesce nel “lunedì verde” rammentano che in Francia il 99% dei conigli, il 95% dei maiali, il 90% dei vitelli e l’82% dei polli sono allevati con duro lavoro. “Tutti possiamo fare uno sforzo per favorire almeno la qualità al posto della quantità”, ha commentato all’Afp Allain Bougrain-Dubourg, a capo della Lega per la protezione degli uccelli (Lpo), che ha proposto di diventare tutti vegetariani.