Genova, mistero sul cadavere rinvenuto in mare

    È un mistero la sorte della persona il cui corpo è stato ritrovato in mare, con due fori da arma da fuoco nel cranio, a Genova. La prima ipotesi è quella che l’uomo si sia suicidato, con un solo colpo di pistola sparato da breve distanza, con ogni probabilità puntando l’arma nella bocca.  puntando la canna dell’arma in bocca. Ci sarebbe quindi un caso di suicidio dietro al cadavere trovato in mare ieri mattina, anche se il pm Marcello Maresca, ha l’ipotesi reato tecnica di omicidio, necessaria per eseguire l’autopsia sul corpo.

    Genova, mistero sul cadavere: ben vestito e con rolex al polso

    È stato un pescatore a trovare il corpo alle 6 del mattino al largo della diga di Voltri- Prà, ieri mattina. Nessun documento addosso, l’uomo era di etnia europea, presumibilmente fra i 55 e i 60 anni ed era ben vestito con abiti firmati, capelli e barba curati e addirittura un orologio Rolex al polso. Dall’esame autoptico si è appurato che, non essendo stata riscontrata acqua nei polmoni, la morte deve essere arrivata prima di finire in mare; i due fori, uno nel palato ed uno (probabilmente di uscita) nella nuca lasciano ben pochi dubbi, dovrebbe trattarsi di suicidio anche se la magistratura non esclude del tutto l’ipotesi di omicidio, in quanto i delitti possono anche essere eseguiti con questa modalità. Giallo assoluto, invece, per quanto riguarda l’identità dell’uomo, in quanto nonostante il prelievo delle impronte digitali, dal database della polizia non è venuta fuori alcuna corrispondenza: nessun precedente, quindi, e nessuna fotosegnalazione.
    Dall’autopsia sul cadavere risulta che l’uomo sia rimasto in acqua soltanto per un paio d’ore, per cui si presume che sia finito in mare a poca distanza da Voltri e poi trasportato dalle correnti nella notte in direzione Sud-Est, verso Levante. Continuano ancora le ricerche di altre tracce, lungo le scogliere e le spiagge, per rinvenire la pistola o magari i documenti dell’uomo.