GENTILONI: I RISULTATI RAGGIUNTI NON VANNO DISPERSI. MATTARELLA: IL TRICOLORE UNISCE TUTTI GLI ITALIANI

    Intervenendo a Reggio Emilia nell’ambito della Giornata del Tricolore, il premier Gentiloni ha tenuto e ribadire che urge “Non disperdere i risultati raggiunti” da “famiglie, lavoratori, imprese. Questo – ha affermato – è questo il compito delle forze politiche in vista delle prossime elezioni. L’Italia è a testa alta anche perché sul tema più lacerante, il tema migratorio, ha fatto quello che doveva fare. Noi siamo stati e siamo, anche in queste ore, i campioni dell’accoglienza. Siamo l’unico Paese europeo che accoglie i migranti che attraversano il mare. L’unico. E contemporaneamente un Paese che dimostra di infliggere un colpo durissimo al traffico di esseri umani”. Il Presidente della Repubblica ha invece tenuto a sottolineare “il simbolo che unisce tutti gli italiani, il Tricolore rappresenta l’emblema dei valori di libertà, di democrazia, di giustizia sociale, di rispetto dei diritti dell’uomo e di solidarietà che caratterizzano la Repubblica. La ricorrenza dei 221 anni della proclamazione a Reggio Emilia del primo Tricolore d’Italia – ha osservato ancora il capo dello Stato – offre nuovamente l’occasione per ricordare il lungo e sofferto percorso che ha portato all’unificazione e alla condivisione di un’identità nazionale e di un comune destino. Il Tricolore verde, bianco e rosso ha animato i moti rivoluzionari del 1821, ha entusiasmato gli ideali di libertà della Repubblica Romana nel 1849, ha guidato l’Armata sarda prima e italiana poi durante le campagne del Risorgimento e nei tragici conflitti mondiali del secolo scorso, fino ad essere definitivamente consacrato nella nostra Costituzione repubblicana. Di questo patrimonio di storia, di cultura e di civiltà che il Tricolore evoca e mostra al mondo intero, siano sempre fieri e consapevoli tutti gli italiani, e ad esso si volgano con rispetto, onore e lealtà tutti coloro che condividono il sentimento di riconoscersi concittadini. Viva il Tricolore, viva la Repubblica”, conclude Mattarella.
    M.