Global Compact, l’Italia ancora si astiene

    Alla fine è giunta anche l’approvazione dell’Onu sul Global compact. L’Assemblea generale ha confermato la risoluzione che accetta l’accordo globale per una tutelata, ordinata e amministrata migrazione (Global Compact for Migration) con 152 consensi, 5 contrari, 12 astenuti. Il Global Compact era stato stabilito il 12 dicembre dalla Conferenza Intergovernativa di Marrakech in Marocco con l’appoggio di 164 paesi. L’Italia – che da giorni è tormentata da un’accesa diatriba tra M5s e Lega – anche oggi ha espresso titubanza, adottando la via del silenzio. Oltre a Stati Uniti ed Ungheria hanno detto no Israele ed altri due Paesi europei, Repubblica Ceca ed Ungheria. Tra gli astenuti oltre all’Italia, l’Austria, l’Australia, la Svizzera e la Bulgaria. La campagna dell’astensione si è tramutata, in Parlamento, in un nuovo rinvio. L’aula della Camera ha appunto approvato con 277 sì e 224 no (tre gli astenuti) la proposta M5S-Lega sul Global compact. Il documento dell’esecutivo – vi è scritto –  “impegna il governo a rinviare la decisione in merito all’adesione dell’Italia in seguito ad un’ampia valutazione con riferimento alla sua effettiva portata”. Respinte le richieste delle opposizioni, che scelgono di sottostare al Global Compact o di astenersi. E su tale argomento c’è stata un commento deciso del presidente della Camera, Roberto Fico: ” Per forza dobbiamo sederci al tavolo con tutti Paesi del mondo – ha commentato- specie quelli da cui partono i migranti, per affrontare la problematica. A quel tavolo devi collaborare per affrontare il fenomeno migratorio con un approccio globale, che poi è la posizione dell’Italia sull’Europa, che insieme deve prendersi le responsabilità e ogni Paese deve fare la sua parte, con un approccio globale “. Una frecciatina, proprio sulla questione, è stata lanciata nei confronti dell’amministrazione Usa: Fico ha infatti l’Italia affinchè si “scosti dalla politica di Trump sulla immigrazione e sull’ambiente”.