GOVERNO: CALANO QUOTAZIONI RENZI, RESTA IN POLE AMATO

    Non è arrivato nessun endorsement dalla Direzione nazionale del Pd. E questo fa precipitare le quotazioni di Matteo Renzi al governo. L’ipotesi del sindaco di Firenze a palazzo Chigi, raccontano, avrebbe cominciato a prendere quota ieri, subito dopo il giuramento a Montecitorio di Giorgio Napolitano. A fare per primo il nome del ’rottamatore’ è stato il leader dei ’giovani turchi’ del Pd, Matteo Orfini. Poi a Montecitorio il tam tam è diventato sempre più forte. E Renzi è entrato a pieno titolo nel totonomine insieme a Giuliano Amato ed Enrico Letta. A sponsorizzare l’operazione ’rottamatore-premier’ sarebbe stata la vecchia guardia dalemiana, una parte degli ex popolari (esclusi i ’mariniani), i giovani turchi e, naturalmente, i 51 renziani. La candidatura sarebbe durata fino a stamane. Poi ha cominciato a perdere colpi proprio alla vigilia delle consultazioni al Colle, per le resistenze di una parte del Pd e del Pdl e le perplessità del Quirinale, che ha sempre disegnato un identikit con un alto profilo istituzionale e di caratura internazionale per la premiership.