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Grecia: chiusa l’era Tsipras, vince il centrodestra di Mitsotakis

Svolta politica in Grecia: gli esiti delle urne hanno dato segnali evidenti. Il partito conservatore stacca Syriza del premier Tsipras. La Grecia ha ora una maggioranza assoluta con Nea Demokratia. Un cambiamento storico che potrebbe rappresentare una svolta per tutta la regione.

Ma come sono andati esattamente gli esiti e cosa implica tutto questo per la Grecia?

Grazie, fine dell’era Tsipras: alle elezioni anticipate vincono i moderati di Kyriakos Mitsotakis.

Lo storico partito conservatore stacca Syriza e il premier Tsipras Nea Demokratia vola, mentre crolla l’estrema destra di Alba Dorata. Dunque la a Grecia dà l’addio all’era Tsipras e si sposta verso il centrodestra.

Nelle elezioni anticipate convocate dal premier uscente dopo il KO delle europee, i moderati di Kyriakos Mitsotakis hanno superato in modo inequivocabile il partito di Alexis Tsipras, Syriza.

Mitsotaki diventerà quindi il nuovo primo ministro: Tsipras lo ha chiamato per fargli le sue personali congratulazioni e ha riconosciuto la sconfitta. Dopo lo spoglio dei voti delle urne, la Nuova democrazia di Mitsotakis si attesta praticamente intorno a l 40%, incassando il 39,78%.

Di conseguenza, facendo un rapido calcolo e raffronto, ND disporrebbe ore di 158 seggi su 300. Negli esiti delle urne, dietro  Mitsotakis si attesta la formazione di Tsipras che giunge però solo al 31,56% (86 seggi).

I socialisti di Kinal, prosecutori del Pasok, ottengono invece il 7,96% (22 seggi), i comunisti del Kke il 5,33% (15 seggi), mentre resta clamorosamente indietro formazione di estrema destra di Alba Dorata che, per qualche decimale, non supera la soglia di sbarramento del 3% ed è fuori dal Parlamento.

Aggiornamento ore 7.01

Un colpo pesante per la destra estrema in Grecia che, non più tardi del 2015 era terza forza politica del Paese, con il 7% dei voti e aveva ottenuto 18 seggi.

Ci sono altri partiti a cui invece è andata meglio. Ad esempio per pochi voti vanno oltre lo sbarramento la “Soluzione greca“, estrema destra filo-russa, al 3,8% (10 seggi) e il gruppo dell’ex ministro Varoufakis, MeRa25, con 9 seggi e il 3,47%.  Ma il successo è ben oltre.

Dopo tre anni di gestione del partito, il 51enne Kyriakos Mitsotakis, visto un po’ da tanti analisti come un riformatore e un esponente di una certa politica affine agli ambienti d’affari, si prende la scena.

Mitsotakis promette di “rilanciare l’economia” e di “lasciare la crisi alle spalle”. Il successo, alle urne, suggerisce che il popolo gli ha dato fiducia. Presso la sede di Nuova democrazia, i militanti hanno iniziato a festeggia all’inizio dei primi resoconti dallo spoglio, e sono tutti concordi nel dire “si volta pagina”.

L’elezione di Mitsotakis rappresenta anche una sorta di ritorno alle origini per una tradizione politica in Grecia, vale a dire quella dell governo greco delle famiglie di politici, un meccanismo che Tsipras aveva interrotto con la sua nomina.

Mitsotakis è infatti il rampollo di una delle principali famiglie politiche della Grecia. Figlio dell’ex premier Constantine Mitsotakis, uno dei parlamentari che hanno prestato servizio più a lungo nel Paese, è pure fratello della ex ministra Dora Bakoyannis, prima donna a ricoprire l’incarico di sindaco di Atene. Anche il nuovo sindaco della capitale Costas Bakoyannis, eletto a maggio, è nipote di Mitsotakis.

Aggiornamento ore 11.43

Finisce dunque in Grecia la cosiddetta era Tsipras: il giovane leader dell’estrema sinistra aveva fatto incetta di voti dopo il caos per la crisi del debito e l’austerità imposta dai creditori della Troika, e aveva portato entusiasmo nei cittadini soggiogati da fallimenti e piani sociali.

Secondo l’esito elettorale, però, i recenti piani di salvataggio con misure rigide per evitare l’uscita di Atene dalla zona euro non lo avrebbero premiato.

Dopo il KO alle europee il leader di Syriza, che comunque avrebbe esaurito il mandato da primo a ottobre, ha voluto giocare il jolly del rischio indicendo elezioni anticipate in piena estate, le prime del genere dal 1928. Evidentemente, ha perduto la scommessa.

E ora tocca a Mitsotakis che dice: “La Grecia rialza orgogliosamente la testa dopo un periodo doloroso”. In questo modo sintetico si esprime Mitsotakis dopo la vittoria elettorale, promettendo che lavorerà per portare crescita e occupazione.

“Ho chiesto un mandato forte e me lo hanno dato con generosità, non deluderò le loro speranze”, ha detto Mitsotakis. Il 51enne erede della nota dinastia conservatrice ha dichiarato che il Parlamento si muoverà già per tutta l’estate, “perché il futuro non può aspettare”.

Il leader conservatore si insedierà dopo il giuramento davanti al presidente, Prokopis Pavlopulos.  Arrivano anche le congratulazioni di Juncker. Il presidente della Commissione europea ha definito quella Kyriakos Mitsotakis una “chiara vittoria”.

“Mi congratulo con lei per la sua chiara vittoria alle elezioni generali, lei conosce il mio attaccamento personale alla Grecia e alla sua gente che ha sofferto così tanto nell’ultimo decennio”, scrive su Twitter. “Ho piena fiducia nelle tue capacità personali e nella capacità del popolo greco di aprire un nuovo capitolo più luminoso nella storia del Paese, e puoi contare sul mio sostegno personale e sul sostegno della Commissione europea per farlo”.

Aggiornamento ore 16.02