GRECIA, METTE I PALETTI LA BCE PER NUOVA LIQUIDITÀ. PUNTANO SULL’INTESA LE BORSE

     

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    La Bce pianta paletti precisi alla concessione di nuova liquidità per le banche elleniche, sostenendo che l’iniezione di nuova moneta può avvenire solo dietro precise garanzie, i cosiddetti collaterali. Intanto, però, nonostante le difficoltà economiche sempre più evidenti proprio a seguiito del controllo dei capitali, le borse europee sembrano ancora credere ad un’intesa. Tutti i listini europei, infatti, navigano in acque positive, con la sola eccezione di Londra. “L’obiettivo della liquidità di emergenza (Ela) è sostenere banche solvibili che si trovano ad affrontare problemi di liquidità temporanea”. Lo scrive la Bce in un rapporto sulla sua gestione dei rischi finanziari, spiegando che “l’Ela affronta problemi di liquidità nel breve termine e non ha lo scopo di fornire un sostegno alla solvibilità”. L’Ela non deve creare “una evidente preoccupazione per una possibile violazione del divieto di finanziamento monetario” o aumentare i rischi di un “azzardo morale” con una sua erogazione a condizioni “troppo generose”. Lo afferma la Bce spiegando che non deve nemmeno minacciare l’unicità della politica monetaria ed anche la sua attuazione. L’Ela potrebbe costituire “un aiuto di Stato se non è pienamente garantita da collaterale, a cui vengono applicati appropriati sconti (haircut) in base alla sua qualità e al valore di mercato”. Lo scrive la Bce nel rapporto sulla sua gestione dei rischi finanziari, aggiungendo che all’Ela sono associati anche “rischi legali”. Si appesantisce la seduta sui mercati in Europa in attesa di aggiornamenti sulla Grecia. Gli indici dei listini principali si muovono in calo con Londra che cede lo 0,24%, Parigi l’1%, Francoforte lo 0,67%, Madrid lo 0,6% e Milano lo 0,29 per cento. Le Borse in Asia sembrano voler prendere le distanze dalla Grecia. Tokyo rimbalza (+1,31%) mentre Shanghai (-5,6%) è alle prese con la sua ’bolla’ e con i tentativi del Governo di tenere sotto controllo i prezzi. Hong Kong in scia lascia lo 0,45 per cento e Sydney guadagna l’1,94 per cento. Ora gli occhi sono puntati sulla riunione dei ministri delle finanze della zona euro.