HO VOGLIA DI DIMOSTRARE QUALCOSA DI BUONO, NON SONO UN TRAGHETTATORE

    “Quello che fa male è che a giugno non saremo al Mondiale. Il perché non me lo sono posto non conoscendo nello specifico le situazioni. Chiedo ai tifosi di seguirci, sostenerci, vedere se siamo in grado di fornire qualcosa di nuovo. Dobbiamo ricreare entusiasmo e fiducia attorno a questo gruppo e sarà la mia priorità questa”. Come è giusto che sia, Luigi Di Biagio parla da Ct e, in virtù della sua attuale posizione, lui è l’allenatore della Nazionale italiana. Protagonista a Coverciano, dove in questi giorni si tiene il raduno della Nazionale dedicato ai giovani talenti, aspettando le due amichevoli che vedranno gli Azzurri prima contrapposti all’Argentina (23 marzo), e poi all’Inghilterra (27 marzo), il tecnico testaccino tiene subito a ribadire un concetto: “Traghettatore? Ho la voglia di dimostrare qualcosa di buono. Oggi sono l’allenatore della Nazionale e devo fare qualcosa di buono per la squadra e i ragazzi. Chiamatemi pure come ritenete opportuno, non è l’appellativo la mia priorità. Nei miei incarichi in Federazione – aggiunge Di Biagio – ho convocato circa 150 giocatori. So quale è il mio ruolo, sono realista ma ambizioso. Oggi non è importante l’allenatore della Nazionale ma il rilancio del nostro. Sono 8 anni che sono in Federazione, conosco molto bene l’ambiente e i ragazzi. Secondo me la Nazionale ha bisogno di una figura che sia tanto allenatore che selezionatore. Ho parlato con Buffon – confida il mister ai giornalisti – gli ho proposto di fare altre 2-3 partite e decidere perché un giocatore come lui non dovrebbe chiudere con una partita come quella contro la Svezia. Nel mio modo di pensare il calcio – dice poi entrando nel vivo del gioco – c’è una certezza, la difesa a 4, non è tuttavia un dogma. Questa tre giorni di stage mi renderà soddisfatto nel momento in cui vedrò la crescita dei giocatori che ci sono”. Riguardo quindi alle eventuali sfide importanti che potrebbe trovarsi a giocare, l’ex centrocampista non ha dubbi: “Meglio affrontare avversari forti come Argentina e Inghilterra, le motivazioni non mancheranno. Sono convinto che potremmo giocare un buon calcio anche contro di loro”. Inevitabile infine il classico ’domandone’, buono per tutti i ct alternatisi a Coverciano: potrebbe tornare Balotelli? “Seguo costantemente Balotelli come tutti, nessuna porta è chiusa – chiarisce Di Biagio Al momento delle convocazioni valuteremo se portarlo o no. Per adesso non abbiamo preso nessuna decisione”.
    M.