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I ‘Lavoratori fragili’: “Nel 2023 verremo tutelati anche se non potremo usufruire del lavoro agile?”

Abbiamo ricevuto un’interessante lettera da Asti, a firma del signor  Silvano Antori il quale, con grande garbo ci ha messo a conoscenza di una realtà che non conoscevamo così a fondo, ovvero, quella relativa la ‘problema dei lavoratori fragili’.

L’autore della lettera, ci racconta di essere uno degli amministratori del gruppo Facebook “immunodepressi contro il Coronavirus” e membro di altri gruppi di “Lavoratori fragili“, e ci ha rivelato che, attualmente in Italia, quanti in tali condizioni, non potendo usufruire del lavoro agile, da oltre  5 mesi sono fermi senza tutele, con il superamento dei giorni di malattia che rischia così di  azzerare lo stipendio fino al licenziamento. Come scrive infatti il nostro amico: “Molti lavoratori fragili dopo il 30 giugno 2022 sono stati di nuovo dichiarati inidonei a causa della costante circolazione del Covid-19. Dal 01 luglio 2022 ci siamo  trovati a dover usufruire delle ferie/recupero ore o della malattia ordinaria che va ad inficiare nel comporto”.

Da qui l’iniziativa di raccontare o meglio, denunciare’ questo grave problema, attraverso una lettera aperta indirizzata sia alle istituzione che agli operatori della stampa.

Una lettera che volentieri pubblichiamo integralmente:

Scriviamo in qualità di lavoratori fragili, e membri del gruppo “Immunodepressi tutela contro coronavirus ”affinché vengano stabilite tutele durature e strutturali che possano proteggere dal contagio tutti i lavoratori fragili, soprattutto in considerazione del fatto che gli stessi, come previsto dall’art. 26, comma 2 e 2 bis del D.L. 18 del 17/03/2020, convertito con Legge n. 27/2020, sono a rischio coronavirus in quanto immunodepressi e/o per altre patologie.

Si fa presente che, fino al 30 giugno 2022, erano tutelati dallo Stato con una doppia tutela:
– lo smart working, per chi aveva una mansione compatibile,

– l’assenza equiparata a ricovero ospedaliero che non andava ad inficiare nel comporto per ruoli in cui non era possibile applicare il lavoro agile,

e che con la conversione del Decreto aiuti-bis (settembre 2022) tuttavia, è stato prorogato soltanto lo smart working mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro.

Riteniamo sia doveroso che tutti i lavoratori fragili vengano tutelati, senza dover rischiare gravi conseguenze in caso di contagio, non esistono lavoratori di serie A e di serie B.

Nella precedente legislatura, e in campagna elettorale, i partiti di Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia si erano battuti per tutelare questa categoria, garantendo nei propri programmi un’attenzione alla tematica. Siamo convinti che non si tratta solo di “promesse elettorali”.

Lo stesso partito dell’attuale Presidente del Consiglio del Consiglio, Onorevole Giorgia Meloni, nel programma elettorale al punto 9, si era impegnato a tutelare i lavoratori fragili, gli invalidi e i caregivers.

Da oltre 5 mesi chi non può fare lo smart working si trova senza tutele e a chi invece è stato riconosciuto ricordiamo che il 31 dicembre 2022 è ormai alle porte e ad oggi non ci sono nuove garanzie.

Purtroppo il Covid-19 non è scomparso e con la brutta stagione il virus potrebbe rialzare la testa e mietere altre vittime.

 Le persone fragili, a causa delle patologie di cui sono affette, una volta contratto il Covid-19, hanno un rischio maggiore di andare incontro ad malattia grave.

Invitiamo, pertanto, all’attuale Governo di prorogare le tutele scadute il 30 giugno 2022 e di stabilire tutele durature nel tempo per tutti i lavoratori fragili prorogando il lavoro agile e rimettendo la malattia esclusa dal comporto per coloro che non possono fare lavoro agile, dando anche la possibilità ai lavoratori fragili di accedere ad una pensione anticipata e ad altre tutele sul luogo di lavoro.

La sicurezza della persona è un diritto fondamentale, a cui anche le OO.SS. hanno più volte dichiarato una necessità legislativa attualizzata sia alle condizioni sanitarie, sia alla sicurezza sul lavoro.

Lo Stato è consapevole che i lavoratori fragili hanno un rischio più elevato di ospedalizzazione e morte e che il solo vaccino, a causa delle patologie di cui soffrono, non può assicurare protezione contro covid-19.

Le nostre patologie non hanno colore di partito e/o ideologia e devono essere tutelate come previsto anche dalla Costituzione Italiana(La Costituzione italiana è fondata sul lavoro (art. 1 Cost.) e riconosce al lavoro una funzione di fondamentale importanza. Il diritto al lavoro è riconosciuto a tutti i cittadini italiani (art. 4 Cost.) e sono promosse tutte quelle condizioni che rendano effettivo tale diritto.).
Chiediamo solo rispetto dignità, oltre a poter continuare a lavorare in tutta sicurezza.

Considerato, infatti, che in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, la Costituzione italiana prevede.(art. 1, 2, 4, 32 tra questi) …la tutela della persona umana nella sua integrità psico-fisica come principio assoluto ai fini della predisposizione di condizioni ambientali sicure e salubri e che lo Stato ha l’obbligo di tutelare i più fragili, affinché i lavoratori fragili non debbano scegliere tra la loro vita ed il lavoro.

Per queste ragioni vi invitiamo a determinare:

• il ripristino e la proroga delle tutele di cui all’articolo 26, commi 2 e 2 bis del Decreto Legge n. 18/2020, convertito con modificazioni con Legge n. 27/2020 e successive modifiche (lavoro agile o qualora non possibile, assenza equiparata a ricovero ospedaliero e non conteggiata nel periodo di comporto)
ALMENO FINO AL 31 DICEMBRE 2023 per tutti i lavoratori fragili e inidonei sia del settore pubblico che privato con effetto retroattivo;

• la proroga della sorveglianza sanitaria eccezionale di cui all’articolo 83, commi 1, 2 e 3 del Decreto Legge n. 34/2020, convertito con modificazioni con L. 77/2020 e successive modifiche.

Si chiede inoltre di stabilire tutele durature nel tempo per tutti i lavoratori fragili e la possibilità di accedere ad una pensione anticipata.

Tra gli interessi primari dello Stato deve esserci sempre la tutela dei disabili e dei fragili. Per questo motivo, in questa situazione ad alto rischio per la loro salute e della loro stessa vita, lo Stato è tenuto a tutelare milioni di lavoratori che chiedono semplicemente di poter vivere con una qualità della vita decorosa.
Grazie per l’attenzione!

Max