IL CONSIGLIO DI STATO SI ESPRIME A FAVORE DEL PARCO ARCHEOLOGICO DEL COLOSSEO

    “La sentenza del Consiglio di Stato fa davvero giustizia. Ora possono ripartire sia il Parco Archeologico del Colosseo che la selezione internazionale del Direttore, bloccati dalla sentenza del Tar del Lazio. Anche Roma, con il Parco Archeologico più importante e visitato del mondo, potrà allinearsi con i musei e i luoghi della cultura che stanno vivendo una stagione di successi grazie alla riforma del sistema museale italiano e ai nuovi direttori, da Pompei a Brera, dalla Reggia di Caserta agli Uffizi e Capodimonte”. Così scrive in una nota, il ministro dei Beni culturali e del Turismo, commentando la decisione da parte della Sesta sezione del Consiglio di Stato, attraverso due sentenze pubblicate oggi, di accogliere gli appelli del Mibact contro le due sentenze del Tar Lazio – che avevano a loro volta accolto i ricorsi di Roma Capitale – riguardo all’istituzione del Parco archeologico del Colosseo e, inoltre, anche alla nomina con selezione pubblica internazionale del Direttore del Parco. In particolare, oggi il Consiglio di Stato si è pronunciato su tre questioni: il coinvolgimento di Roma Capitale nel processo decisionale; quella relativa alla fonte istitutiva e, infine, quella in merito al conferimento dell’incarico di direzione del Parco archeologico del Colosseo, riservata anche a cittadini non italiani. “Tutti i Sindaci e i Comuni italiani coinvolti – ha aggiunto Franceschini – hanno apprezzato e condiviso la riforma e i suoi risultati, tranne il Comune di Roma, che prima ha pensato di bloccare tutto, ricorrendo al Tar, poi ha esultato come se una sentenza di primo grado fosse definitiva. Ora possiamo andare avanti con riforme e innovazione e sono davvero felice di annunciare che del Consiglio di amministrazione del nuovo parco archeologico farà parte Irina Bokova, il direttore generale dell’Unesco. Sono stati spesi fiumi di parole su giornali e social network con giudizi affrettati e perentori sugli errori giuridici che il Mibact avrebbe commesso, in quantità almeno equivalente allo stupore per la sentenza sulla stampa internazionale. Ora mi attendo, per onestà professionale, altrettanti articoli riparatori”. Dal canto suo, il vicesindaco Luca Bergamo (e assessore alla Crescita culturale), ha tenuto a ribadire all’agenzia di stmpa Adnkronos la posizione tenuta dal Comune in merito alla vicenda: “Noi abbiamo avanzato una proposta di un organismo unitario di gestione del patrimonio culturale su tutto il territorio della città di Roma che superi la frammentazione accresciuta dalla costituzione del Parco archeologico del Colosseo e questo continueremo a proporre, cercando un confronto costruttivo con il ministero”.
    M.