IL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE, ALLA LUCE DEI RECENTI EVENTI SISMICI HA INVIATO A BRUXELLES, AGGIORNATO, L’AMMONTARE DEI DANNI PROVOCATI DAL TERREMOTO: 23 MLD

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    Stamane il Dipartimento della Protezione Civile, attraverso la Rappresentanza permanente d’Italia, ha trasmesso a Bruxelles il fascicolo completo relativo alla stima dei danni e dei costi causati dagli eventi sismici che dal 24 agosto 2016 hanno interessato l’Abruzzo, ilLazio, leMarchee l’Umbria, per attivare ed accedere al Fondo di Solidarietà dell’Unione europea (FSUE), che ha lo scopo di sostenere gli Stati membri dell’Ue colpiti da catastrofi naturali. Ebbene, da quanto spiega il fascicolo, la terribile sequenza sismica ha causato danni per almeno 23 miliardi e 530 milioni di euro. Di questi, 12,9 miliardi riguardano sgli edifici privati mentre, 1,1 miliardi di euro sono relativi ai danni riportati dagli edifici pubblici. La stima comprende danni diretti, sia pubblici sia privati – vale a dire quelli che hanno provocato la distruzione di edifici, infrastrutture, raccolti e anche quelli che hanno colpito industrie e imprese, il patrimonio culturale, le reti di distribuzione dell’energia, del gas, dell’acqua – e i costi eleggibili, sostenuti dallo Stato per far fronte all’emergenza. Questi ultimi in particolare comprendono icosti per il ripristino delle funzionalità delle infrastrutture e degli impiantinei settori dell’energia, dell’acqua, delle acque reflue, delle telecomunicazioni, dei trasporti, della sanità, dell’istruzione, per gli alloggi provvisori e per i servizi di soccorso rivolti alla popolazione colpita, per la messa in sicurezza delle infrastrutture di prevenzione e per la protezione del patrimonio culturale, nonché per il ripristino delle zone danneggiate. La richiesta di attivazione del Fondo, in ottemperanza al regolamento, era già stato presentato dall’Italia lo scorso 16 novembre, quando aveva presentato una prima stima dei danni e dei costi calcolati fino al 25 ottobre 2016. Successivamente, spiega la Protezione Civile, con il proseguo dell’emergenza conseguentemente alle nuove e continue scosse negli stessi territori (in particolare quelle del 26 e 30 ottobre 2016, e del 18 gennaio 2017), il Dipartimento della Protezione Civile si era riservato di produrre una integrazione alla documentazione per rappresentare il quadro completo riferito all’intera sequenza sismica.  Nella prima parte del dossier erano stati stimati danni e costi pari a 7 miliardi e 56 milioni di euro, di cui 4,9 miliardi riferiti ai danni agli edifici privati e 350 milioni agli edifici pubblici. Non da meno poi , i danni relativi al patrimonio culturale i quali, stando al l’analisi effettuata in collaborazione con il ministero dei Beni culturali, ammontavano ad oltre 541 milioni di euro. Ragione per le quali, lo scorso 29 novembre, la Commissione Ue ha concesso l’anticipo massimo consentito sul contributo finanziario del Fondo per sostenere le operazioni di emergenza e recupero nei territori interessati per un importo di 30 milioni di euro. Come spiega il fascicolo trasmesso oggi a Bruxelles, il periodo ‘ricompreso’ dal 26 ottobre 2016 ad oggi, mostra unnotevole aggravamento della situazione emergenziale, calcolando i danni diretti e i costi della prima emergenza pari a 16 miliardi e 470 milioni di euro circa, di cui 8 miliardi si riferiscono ai danni agli edifici privati e 750 milioni agli edifici pubblici. E’ stato inoltre rilevato un incremento dei danni al patrimonio culturale pari a 2 miliardi e 500 milioni di euro.