IL FONDO MONETARIO TAGLIA LE STIME DI CRESCITA SUL PIL ITALIANO: L’EFFETTO DEL BREXIT SULL’ECONOMIA INIZIA A FARSI SENTIRE

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    Detto fatto: come aveva già preannunciato alcune settimane fa, il Fondo Monetario Internazionale, ha tagliato di 0,1 punti percentuali la stima sul pil italiano per via dell’impatto della Brexit. La crescita dovrebbe fermarsi a +0,9% nel 2016 e al +1% nel 2017, secondo l’aggiornamento al World Economic Outlook. Sempre stando alle sue stime, il Fmi ha calcolato che quest’anno il Pil della zona Euro crescerà dell’1,6%, per poi rallentare a +1,4% nel 2017. Il World Economic Outlook del Fondo rivede al rialzo di 0,1 punti percentuali la crescita del 2016 ma taglia di 0,2 punti il Pil 2017 per effetto del Brexit. “Lo shock del Brexit arriva nel mezzo di vecchie questioni irrisolte per il settore bancario – aggiunge il Fmi – in particolare per le banche italiane e portoghesi. Turbolenze protratte sui mercati finanziari e l’aumento globale dell’avversione al rischio potrebbe avere severe ripercussioni macroeconomiche, con un’intensificazione di tensioni bancarie, in particolare nelle economie vulnerabili”. Quanto al settore bancario europeo, “le persistenti vulnerabilità nel settore bancario, soprattutto in Europa, eredità della crisi finanziaria globale, devono essere affrontare rapidamente e con decisione per assicurare un sistema finanziario resiliente a periodi di protratta incertezza e di turbolenza che potremmo avere davanti”. “La politica – osserva il Fmi – dovrebbe rafforzare le difese contro periodi protratti di turbolenze finanziarie globali e condizioni finanziarie esterne più severe”. Tra le priorità, ripristinare il credito dove necessario, sostenere le banche con bilanci sani, e mantenere condizioni di mercato ordinate. “Ritardi nell’affrontare simili questioni di vecchia data nel sistema bancario continuano a porre dei rischi al ribasso sulle previsioni”.