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“Il momento è decisivo, ed un confronto è doveroso”, Conte si ricorda delle opposizioni e le chiama

Poco più di una riga. Dopo aver ‘legiferato’ per largo per lungo a colpi di Dpcm, ed aver messo su un ‘confronto’ tecnico con la società civile me, soprattuto produttiva (gli ‘Stati generali’), il premier Conte ha finalmente ‘realizzato’ che, ad oggi, dei pareri e – peggio ancora – delle proposte presentate dalle opposizioni, poco gli è importato.

Oggi quindi il premier Conte ha lanciato loro un ‘messaggio’, ribadendo alle opposizioni che “Il momento è decisivo”, e che il confronto è “doveroso”…

Conte alle opposizioni: “Un incontro proficuo e fecondo”

Dunque il premier confida in un incontro costruttivo (ma il ‘problema’ non è lui quanto i suoi ‘partner’), un’interlocuzione, auspica, che ”possa rivelarsi quanto più possibile proficua e feconda”. Fonti interne a Palazzo Chigi hanno assicurato che la ‘convocazione’ proprio in queste ore sta raggiungendo i leader del centrodestra ”per le vie brevi’, per proporre loro la data e la sede dell’incontro”. A quanto sembra, mentre scriviamo, Matteo Salvini e Giorgia Meloni avrebbero già ricevuto l’invito mentre, Antonio Tajani, non lo avrebbe ancora ricevuto, ma è questione di pochissimo.

Conte alle opposizioni: “Elaboriamo il rilancio del Paese”

Nello specifico la convocazione recita: ”Desidero rinnovarti l’invito a partecipare a un tavolo di confronto sui progetti che sono stati condivisi tra i ministri e che sono stati presentati alle parti sociali…”. Un incontro nel corso del quale il premier ‘informerà’ anche  circa ”l’esito dell’interlocuzione con i rappresentanti del mondo dell’economia e della società civile” tenutasi nei recenti Stati generali (alle quali le opposizioni non hanno voluto participare per protesta), e ”in vista della elaborazione definitiva del piano di rilancio per il Paese. In ‘un momento così decisivo per il futuro del Paese“, rimarca quindi Conte nella lettera, “ritengo che l’interlocuzione tra il governo e le forze di opposizione, pur nel rispetto della differenza dei ruoli e delle posizioni, sia doverosa e necessaria“.

Max