Il sindaco di Padova sui senzatetto stranieri: “Disposto a pagare le spese per il rimpatrio” – di Stefano Pantano

    Massimo Bitonci - sindaco di PadovaMassimo Bitonci, primo cittadino di Padova, ha parlato delle condizioni precarie in cui versano diversi senzatetto stranieri sgomberati nei giorni scorsi dagli edifici dell’ex Foro Boario di Corso Australia. Il sindaco della città euganea si è detto disponibile ad aiutare una famiglia originaria della Romania che ha espresso la volontà di fare ritorno nel proprio Paese d’origine: “Due rumeni, moglie incinta e marito, che vivevano, in condizioni disumane, negli spazi dell’ex foro boario di corso Australia sgomberati ieri, hanno manifestato il desiderio di tornare in Romania, dove è rimasto il loro figlio minorenne. Li invito a presentarsi in Comune. Sono disposto a sostenere personalmente, senza utilizzare soldi pubblici, il costo del loro viaggio di ritorno, di modo che per Natale possano ricongiungersi con il resto della famiglia, a casa loro, lontano dalle fatiche e dagli stenti cui sono stati costretti qui e che non auguro a nessuno”.

     

    L’esponente della Lega Nord ha spiegato che non si tratta soltanto di un’iniziativa isolata. L’obiettivo di Bitonci è quello di frenare il fenomeno dilagante dell’occupazione di case e intere aree da parte di persone senza fissa dimora: “Inaugurerò, con un mio versamento, un fondo, a contribuzione privata e volontaria, quindi senza esborsi per la comunità padovana – spiega il primo cittadino –, dedicato a sostenere il rientro nel Paese di provenienza di tutti gli stranieri comunitari, occupanti abusivi di aree o immobili pubblici e privati, che, dopo averli sgomberati, li rimettano a disposizione dei legittimi proprietari”.

    Il sindaco leghista ha voluto nuovamente precisare che questo piano non graverà sulle tasche dei cittadini padovani: “In questo modo, senza toccare il portafogli dei padovani, vogliamo aiutare chi è arrivato in città credendo di trovare lavoro e benessere e ha incontrato solo miseria e rischia di venire arruolato da associazioni criminali o di dedicarsi personalmente all’accattonaggio e ad attività illegali”. Non sono ancora giunte repliche ufficiali alla proposta di Bitonci che sembra comunque destinata a destare parecchio scalpore.