IMOLA – TRA ENTUSIASMI E SPERANZE, LA FESTA DEL M5S: ‘PRONTI PER GOVERNARE’ DICE CASALEGGIO

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    “Siamo certamente pronti per governare. La squadra su cui contare per un futuro governo? Non ci sono nomi, saranno scelti dagli iscritti. La selezione non si farà adesso” ma, comunque, “prima delle elezioni politiche, speriamo siano molto presto”. Uno sbarramento di microfoni, con la domanda su chi, chi rappresenterà il Movimento 5 Stelle a Palazzo Chigi, ha accolto l’arrivo di Casaleggio all’affollatissima kermesse M5S presso l’autodromo di Imola. Una ‘festa di partito’ dove imperversa lo slogano ’Keep calm and M5S al Governo’, dalle magliette, alle tende dei vari stands gastronomici locali, anche vegetariani. “Io sono andato via dall’Italia sette anni fa, sono andato a Dubai, lì posso fare quello che voglio però la maggior parte delle cose le potete fare voi qua, io conto su di voi, noi speriamo davvero in voi che siete la sola possibilità per noi di tornare in Italia”, ha detto il cantautore Andrea Tosatto (suo l’inno di questa festa, e divertente la rivisitazione di ‘Marina’, hit di Rocco Granata nei ’60, dedicata al sindaco di Roma), inaugurando il palco che ospiterà gli interventi atti ad indicare le proposte di governo del Movimento. Da notare, per il secondo anno consecutivo, l’assenza sul palco del sindaco di parma Federico Pizzarotti, che commenta serenamente: “non è un problema. Sono fuori dal palco ma giù dove c’è più gente”. Al centro dell’attenzione ovviamente Di Maio, vicepresidente della Camera, che molti indicano come futuro leader: “il dibattito sui nomi non è il dibattito di questi giorni, qui si parla di temi – ha tenuto a sottolineare – Noi rispettiamo le regole, quindi avremo un candidato premier incensurato, un candidato sindaco residente nella città in cui si candida e non un politicante di mestiere, e non più di un mandato alle spalle”. Intano Grillo, pur rallegrandosene, attenua i lusinghieri esiti dei sondaggi: “Non guardiamo i sondaggi, non ne azzeccano una. Ma stiamo andando bene, mi sembra che anche i restii capiscono ora che c’è una forza di giovani e onesti”. Intanto, sul versante romano, Alessandro Di Battista, si sfila dalla lizza comunale: “Non sarò io il candidato sindaco perché devo e voglio finire il mio mandato in Parlamento, però veramente vogliamo amministrare Roma e siamo convinti di poterla rendere una città normale. Sarà durissima – ha spiegato il parlamentare M5S – perché governare Roma è una tra le cose più difficili, ma siamo convinti di riuscirci. Il candidato sarà scelto “non solo tra i nostri consiglieri comunali”. E a tal proposito Beppe Grillo ha una sua convinzione in merito: “Sono sicuro che non ci faranno votare a Roma la prossima primavera, perché sanno bene che vinciamo e se perdono Roma perdono tutto”. Perché, ha denunciato, nella Capitale “il 90% degli appalti è truccato, anche con Marino è andata così. C’è stata continuità, dalla giunta di Alemanno a quella di Marino non è cambiato nulla”. Numerose le gag e gli sfottò inscenati dagli attivisti relativi ad alcune delle iniziative del Governo, e agli accadimenti ‘giudiziari’ di diversi politici.  Tra questi il classico gioco tipico delle ‘fiere’: il gioco del barattolo, qui rivisitato dallo stands dell’Emilia Romagna, in un eloquente ‘eversivo, abbatti il sistema’: in cima alla piramide, in effige sul barattolo, il premier Renzi, e via discendendo i vari politi e ministri.

    M.T.