IN COMMISSIONE UE – APPELLO DELLA LAV: ‘L’ITALIA FERMI I TEST CHIMICI SULLE CAVIE, PREFERENDO METODI SOSTITUTIVI IN VITRO’

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    Giovedì, 4 febbraio, dopo il rinvio dello scorso anno, la Commissione sarà chiamata a votare una modifica al Regolamento Reach, che opera nell’ambito dei test richiesti per la sensibilizzazione cutanea alle sostanze chimiche. Un’occasione per la quale la Lav ha invitato l’Italia a votare del passaggio che propone metodi sostitutivi della sperimentazione animale, attualmente disponibili e validati, come previsto dalla norma europea in materia. Un gesto che di fatto. Sostiene la Lav, salverebbe la vita a 200mila topi. La Lega antivivisezione ha infatti spiegato come l’attuale procedura, il mouse Local Lymph Node Assay (Llna), sia basato su lunghe e dolorose sperimentazioni sugli animali vivi. L’ingresso dei sistemi di rilevamento rivoluzionerebbe di fatto la sperimentazione, preferendo quella in vitro a quella animale. Metodi ugualmente efficaci, validati dall’European centre validation alternative methods (Ecvam). La richiesta della Lav, forte della volontà antivivisezionista dell’80,7% degli italiani (come ha rilevato recentemente l’Eurispes), è giunta ai ministeri dell’Ambiente, dello Sviluppo Economico e della Salute. “A causa della sperimentazione animale, purtroppo – spiegano gli attivisti del movimento – da decenni vengono immesse sul mercato sostanze dannose e tossiche per l’uomo e per gli ecosistemi. Garantendo il ricorso ai modelli scientifici alternativi, la Commissione Reach permetterà anche lo sviluppo di innovative tecnologie e migliorerà la qualità delle informazioni sulle sostanze chimiche, tutelando in questo modo la salute dei cittadini europei, che vi sono quotidianamente esposti”.

    M.