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‘Inferno Italia’: in un crescendo di afa e umidità ci si avvina a venerdì, quando toccheremo i 47-48 gradi. Occhio agli incendi

In effetti, come preannunciato, l’ondata di caldo record è arrivata ma, purtroppo, accompagnata da un fastidioso – ed irritante perché è in vacanza – un cielo velato che complice l’umidità, accentua la percezione delle temperature avvertite.

Da oggi un ‘infernale crescendo’ che vivrà in venerdì il giorno in assoluto più bollente

Ma non finisce qui. Premesso che, a differenza di quanto inizialmente annunciato, tale situazione potrebbe continuare anche dopo Ferragosto, da domani dovremmo entrare nel ‘clou’ di quest’afa, con un venerdì che viene definito come il giorno in assoluto più rovente, con 15 città italiane da bollino rosso.

Ovunque imperverserà i livello 3 che equivale a temperature assolutamente lesive per la salute

Si parla dunque di un livello 3 che, ricordano gli esperti meteorologi, sta ad “indicare condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche”.

Nello specifico, occhio per quanti vivono a Bolzano, Trieste, Brescia, Bologna, Firenze, Perugia, Viterbo, Roma, Latina, Frosinone, Rieti, Campobasso, Palermo e Cagliari.

In mezza Italia imperversa già il bollino rosso: attenzione per  anziani, bimbi e soggetti più fragili

Giornate che, come annunciato, non faticheranno a toccare temperature pazzesche, come i 47-48 gradi. In realtà già da stamattina, in diverse città del Centro Nord, il bollino rosso è una realtà. Nello specifico, come sempre, il ministero della Salute mette in guardia tutti dai colpi di calore, consigliando ad anziani, bambini, e soggetti più fragili, di evitare di uscire nelle ore più calde, di bere molto e di consumare frutta.

Massima attenzione per gli escursionisti: evitate di appiccare braci o fuochi nelle aree boschive

Infine, visti i tragici roghi che da giorni continuano ad angustiare i patrimoni boschivi di Sardegna, Sicilia e Calabria, si pregano gli escursionisti di evitare di animare qualsiasi fonte di fuoco: che sia una brace o un falò, le conseguenze come abbiamo visto potrebbero essere altamente pericolose e, vista la violenza dei venti, ‘letali anche per loro stessi’. Chiunque, anche in lontananza, dovesse scorgere la più piccola presenza di fumo, avverta subito le autorità locali. 

Max