Inter, flop alla prima

    Il campionato di Serie A è iniziato e come di consueto, statistiche alla mano, si è subito mostrato con le sue scintillanti conferme e con alcune inattese notizie dal campo che hanno, almeno inizialmente, smentito i tanti favori dei pronostici. Se tradizione vuole, almeno su carta, che tante delle big vincano la prima partita di campionato e che una o più di una rischi di perdere (o perda del tutto), allora evidentemente l’Inter suo malgrado ha pensato di confermare questo trend. Andando a perdere sul campo del Sassuolo, peraltro uno dei più positivi dal punto di vista dei risultati dei nerazzurri nel passato.
    La truppa di Spalletti fa flop: ci pensa un rigore di Berardi a far sì che la stagione dell’Inter iniziasse in salita.
    Anziché i nerazzurri, p Sassuolo a presentarsi bene e meglio in campo.
    Rispetto a Juventus, Napoli e Roma che hanno vinto inseguendosi da subito, i nerazzurri non hanno risposto in modo convincente. Senso di colpa e merito della formazione di Roberto De Zerbi, che nelle poche settimane di pre-campionato ha già segnato il marchio del suo calcio. Lo ha fatto partendo da basi lontane, lavorando con una squadra che aveva salvato qualche mese fa nel nome di un 3-5-2 appollaiato e votato alla ripresa, la forza prima di tutto di mettere il fieno nella fattoria per la salvezza. Il rigore di Domenico Berardi e l’organizzazione del gioco neroverdi hanno costretto Icardi e compagni alla prima sconfitta e Luciano Spalletti ai suoi sguardi tradizionali persi nel vuoto, cercando di riavvolgere mentalmente il nastro di un gioco troppo disordinato per una squadra che ha ambizioni di tricolore.
    Nell’Inter stupisce la scelta di Asamoah al di fuori dell’angolo in alto a sinistra nel 4-2-3-1, anche se le condizioni non ottimali di Perisic e Keita potrebbero aver portato il tecnico a scommettere sul lato sicuro. Una mossa anche per proteggere Dalbert, che passa la prima volta in apnea per gli scoppi di neroverdi. Berardi lascia spesso spazio a Lirola tagliando senza palla in mezzo al campo, per complicare ulteriormente la difesa inter-city pensa Boateng, reinventato l’attaccante di De Zerbi. Il Ghanese incontra la liberazione delle praterie centrali per gli inserimenti delle due semionde e causa diversi problemi a de Vrij, in Bourabia ci vogliono tre minuti per presentarsi davanti a Handanovic su un illuminante tacco dell’ex Milano: il portiere nerazzurro respinge un angolo non è irresistibile. La bassa costruzione del Sassuolo è pulita e non è disturbata da un piccolo ragionamento nerazzurro pressante, mentre l’Inter fa uno sforzo bestiale per mettere tre passaggi consecutivi. I padroni di casa si esprimono senza dubbio meglio degli avversari, mentre quello che lascia dubbio è l’episodio che consente alla band De Zerbi di sbloccare. Creduto di essere molto leggero Miranda contro Di Francesco, il figlio dell’arte fa ben poco per rimanere in piedi, Mariani indica il disco. Per lo specialista Berardi il peso della trasformazione, la sua mancinista è indirizzata alla figura di Handanovic che non può respingere nonostante il regalo dell’avversario. L’Inter non è facile da vedere, Lautaro Martinez non è in grado di rendersi pericoloso per il tiro né utile con la sua posizione fluttuante dietro Icardi. È quindi il numero 9 a provarlo da solo, con un destro da fuori area che manca semplicemente il bersaglio.
    I nerazzurri restano un margine per un po ’di proteste, giustificate soprattutto dal metro usato al rigore dell’1-0: Icardi si lamenta per un contatto con Lirola, Asamoah chiede la massima punizione per una carica di Magnanelli. In entrambi i casi, Mariani lascia andare. Spalletti è un leone in gabbia alla fine del primo tempo e manda in anticipo Keita e Perisic per prepararsi, alla fine è il croato che entra all’inizio della ripresa, invece di un Dalbert chiaramente scomodo. Asamoah scala la linea dei difensori, la nuova voce cerca immediatamente di diventare pericolosa con uno scatto al volo che non incornicia la porta. La catena di destra del Sassuolo continua a perturbare gli aerei interisti, Lirola è costantemente alla proiezione offensiva e le sue esplosioni causano non pochi problemi ad Asamoah. Su una traversa dalla destra, Boateng ha separato bene dall’Inter centrale e ha calciato, accarezzando il palo a sinistra di Handanovic. La panchina ospite, per quanto riguarda l’attacco, è molto ricca. Spalletti ricorda il gran derby romano in cui si trovava a soffrire per le incursioni di Keita e lancia anche l’ex Lazio, richiamando Martinez in panchina. Il senegalese ci mette la solita dose di immaginazione e imprevedibilità ma manca il morso del killer, anche se il Sassuolo abbassa pericolosamente il centro di gravità con il passare dei minuti. Anche Icardi alza la mira sul cross di Perisic, classico giocato sull’asse dell’offensiva nerazzurra. Le lacrime per catturare il Sassuolo portano la firma di un Duncan nella serata di grazia, il migliore in campo insieme a Berardi e Boateng. De Zerbi chiede maggiore attenzione al suo esterno d’attacco e il forte tiene, appoggiandosi solo su una palla inattiva calciata dall’ex Politano: de Vrij è in completa solitudine, Consigli risponde e dà i suoi primi tre punti della stagione.