IO, MASSACRATO PER DUE FRASI: SI ’DIFENDE’ IL LEGALE DI UNO DEI CARABINIERI ACCUSATI DI STUPRO

    “Una giornalista che non conoscevo – scrive – mi ha tenuto dieci minuti al telefono senza preavvertirmi che stava registrando e che intendeva pubblicare l’audio. Risultato? Due frasi estrapolate dal contesto e centinaia di insulti web indirizzati al sottoscritto da illustri sconosciuti”. E’ a dir poco ’nero di rabbia’ l’avv. Giorgio Carta, legale di Pietro Costa, uno dei due carabinieri accusati di aver violentato a Firenze due giovani studentesse americane. A motivare tale precisazione, quanto accaduto in seguito a un’intervista che il legale ha rilasciato ad un’emittente radiofonica, nel corso della quale, parlando del suo assistito avrebbe affermato: “E’ un bellissimo ragazzo, non ha proprio bisogno di stuprare nessuna”. E parlando ancora di quella notte tra tra il 6 e il 7 settembre scorso, l’avv. Carta avrebbe poi aggiunto che, “il nostro assistito si dice che abbia avuto un rapporto sessuale, invece non ha avuto quasi niente”. Dichiarazioni poi riprese da diverse testate nazionali, che hanno ovviamente scatenato ’l’insurrezione’ dei social, dove migliaia di utenti (alcuni in termini poco gentili), le hanno malamente contestate. In relazione alla posizione dei due carabinieri – Pietro Costa (32 anni), e Marco Camuffo (44) – indagati dalla Procura di Firenze per violenza sessuale e sospesi dal servizio dall’Arma, ricordiamo che nei giorni scorsi le due studentesse di 20 e 21 anni (non senza momenti di disagio e malori), hanno confermato le loro accuse nel corso dell’incidente probatorio. Nell’occasione l’avvocato Carta ha tenuto a ribadire la linea difensiva, secondo la quale i rapporti sessuali furono invece consenzienti.
    M.