IPOTIZZANDO TRE INTERVENTI NEL CORSO DEL NUOVO ANNO, LA FED RIALZA I TASSI, CHE SALGONO COSÌ DI 0,25 PUNTI

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    A seguito dell’ultima riunione del 2016, su decisione del Federal Open Market Committee, non a sorpresa per i mercati, la Federal Reserve ha deciso un rialzo di 25 punti del tasso di riferimento che passa a un range fra 0,50 e 0,75 per cento (dall’attuale 0,25-0,50%). La Federal Reserve conferma tuttavia “come l’atteggiamento della politica monetaria resta accomodante, per sostenere il rafforzamento delle condizioni del mercato del lavoro e un ritorno dell’inflazione al 2%” e indica la possibilità di tre rialzi dei tassi di riferimento federali nel 2017”. Infatti nelle proiezioni economiche rilasciate al termine della riunione del FOMC, si indica un tasso medio per il 2017 pari all’1,4% in rialzo rispetto all’1,1% stimato a settembre. Con un incremento medio di 25 punti a rialzo, quindi, si ipotizzano tre interventi nel corso dell’anno, più altri tre nel 2018 (target medio dei tassi 2,1%) e altri tre nel 2019 (Media al 2,9%). Le decisioni di oggi riflettono anche le stime di crescita degli Stati Uniti nel 2016 e nel 2017, riviste al rialzo di 0,1 punti percentuali. Le nuove proiezioni sono di una crescita all’1,9% quest’anno e del 2,1% il prossimo. Confermata la proiezione del +2,0% per il 2018 e rialzata all’1,9% la crescita stimata per il 2019. Interventi anche sui tassi di disoccupazione (per il 2016 tagliato al 4,7%, dal 4,8% delle proiezioni di settembre, e al 4,5% il prossimo anno) mentre l’inflazione è stimata nel 2016 all’1,5% (era 1,3% a settembre) e all’1,9% il prossimo anno.