Israele, raid aereo verso postazioni iraniane

    Continua la lotta tra Israele e Palestina. O meglio tra Israele e il mondo arabo. Infatti un nuovo attacco è stato sferrato nei confronti degli Hezbollah, nemico numero uno d’Israele, da parte dell’esercito israeliano. Ma questa volta la nuova offensiva non è avvenuto al confine con Gaza, ma bensì in Siria, dove si è cercato di fermare un importante base di rifornimento per l’esercito nemico. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dato l’annuncio che l’aviazione di Israele ha compiuto nella giornata di venerdì un attacco aereo contro “depositi di armi” iraniani, situati dentro l’aeroporto internazionale di Damasco. “Trentasei ore fa la nostra aviazione ha colpito depositi iraniani di armi”, ha commentato il premier d’Israele durante il settimanale meeting dei ministri.Si tratta di una delle poche manifestazione da parte del governo di Gerusalemme della sua campagna militare in Siria. Si dice che migliaia di raid israeliani siano stati mirati unicamente verso punti strategici iraniani  e a Hezbollah sul territorio siriano, ma Israele generalmente cerca di sviare l’agomento per evitare di entrare direttamente nella disputa. In tempi recenti invece il generale Gadi Eisenkot aveva dichiarato in varie occasioni che l’esercito ha come target primario il contrabbando di armi provenienti  dall’Iran in Libano, attraverso il tramite siriano. Netanyahu ha evidenziato che gli ultimi raid dimostrano che Israele “è impegnata più che mai ad agire contro l’Iran in Siria”.L’esercito, intanto, ha reso pubblica la notizia di avere individuato il sesto e ultimo tunnel realizzato dai militanti nelle file di Hezbollah ponendo così termine agli assalti alla frontiera con il Libano. L’Israele aveva dato avvio alla missione ‘ Scudo settentrionale ’ lo scorso novembre per scovare e radere al suolo la fila di tunnel scavati da Hezbollah che, per l’ Israele e le Nazione Unite, infrangono i termini di tregua stabiliti e firmati nell’ormai lontano 2006.