Home ATTUALITÀ PRIMO PIANO Italiani sempre più longevi, ma vivono male e ‘pesando’ sulle famiglie

Italiani sempre più longevi, ma vivono male e ‘pesando’ sulle famiglie

La bella notizia – non per chi lavora perché rischia di doverlo fare fino ad 80 anni! – è che gli italiani over 65 continuano ad aumentare (negli ultimi 10 anni sono cresciuti di 1,8 mln di unità), collocando così il nostro Paese al primo posto posto in Europa per longevità. Quella brutta è che purtroppo invecchiando si va incontro ad una serie di problematiche – dall’assistenza sanitaria a quella familiare, passando per i redditi – che il nostro sistema non è ancora in grado di limitare. Tanto per spiegare l’incidenza della longevità nel nostro Paese, basta pensare che rispetto al nostro 22,8% di anziani, seguono paesi come la Grecia (21,9%), il Portogallo (21,7%), la Finlandia (21,6%) e la Germania (21,5%).

Sono molti gli anziani non autosufficienti

E’ quanto rivela il primo Rapporto Censis – Tender Capital, chiamato ‘Silver economy‘ il quale, come dicevamo, tocca anche un nervo scoperto come quello rappresentato dai quasi 3 milioni di anziani (circa il 20,7%), assolutamente non autosufficienti. Una situazione di fatto ‘invalidante’ che nella fascia over 80 interessa il 40%. Va da se che, per ovvi motivi, tale condizione incida enormemente sugli “elevati fabbisogni assistenziali” che, fino ad oggi, spiega ancora il rapporto Censis, in 7 casi su 10 – con enormi sacrifici – sono stati sostenuti dalle famiglie. Che vi sia stato o meno l’ausilio delle badanti, complessivamente tali ‘attenzioni’ sono costate alle famiglie ben 9 miliardi di euro.
Come si legge in ‘Silver economy’, “Oltre 2,7 milioni di anziani vivono in abitazioni non adeguate alla condizione di ridotta mobilità. Dati che allarmano, anche perché non bastano i 12,4 miliardi di spesa pubblica per l’assistenza a lungo termine, di cui 2,4 miliardi finalizzati alle cure domiciliari, pari al 10,8% della spesa sanitaria complessiva, comunque inferiore al dato Ue del 15,4%“. Dunque, per quanto ‘amorevole’ e sacrificante, il cosiddetto ‘welfare familiare’ si avvia ad una preoccupante insostenibilità. Con l’esponenziale aumento di anziani, per altro non autosufficienti, la pressione fiscale, la precarietà occupazionale e, un’assistenza sanitaria sempre più approssimativa, c’è quasi da aver paura ad invecchiare!

Preoccupa il drastico calo delle nascite e dei giovani

Tutto questo, cioè il sacrificio economico delle famiglie, in qualche modo incide anche sull’idea stessa di famiglia, che ‘spaventata’ dalla crescente precarietà economica, guarda al futuro con una sorta d spento disincanto. Tanto è che, si legge ancora nel rapporto, in proporzione all’aumento degli over 65, si evidenzia un netto calo degli under 35 i quali, in appena 10 ani sono diminuiti di ben un milione e 50mila unità.
Per non parlare poi del preoccupante e triste calo delle nascite che, sempre negli ultimi 10 anni, ha segnato un impressionante -23,7%.
Max