L’IMPIETOSO FOCUS UPB RIVELA CHE PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO L’ITALIA È AL PRIMO POSTO NELLA CLASSIFICA DEL DEBITO PUBBLICO TRA I PAESI DELL’AREA EURO

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    Purtroppo, per il terzo anno consecutivo, anche nel 2017 sarà l’Italia si aggiudica il poco edificante primo posto nella classifica del debito pubblico tra i paesi dell’area euro. Lo si apprende dal focus stilato dall’Ufficio parlamentare di bilancio, che propone un confronto tra gli obiettivi di finanza pubblica riportati nei documenti programmatici di bilancio dei 18 paesi. Fra questi  la Grecia è esclusa della lista, in quanto soggetta al programma di aggiustamento. L’autorità indipendente, si apprende dalle tabelle contenute nel rapporto, spiega che anche per quel che riguarda la ripresa economica dell’area euro ’’è destinata a restare debole e che la fase ciclica avrà ancora un accento negativo’’. Tuttavia  ’’nessuno dei 18 paesi presenta rischi di grave non conformità al Patto di stabilità e crescita’’. Tuttavia per otto paesi, tra cui l’Italia, secondo la commissione la conformità ’’è a rischio’’. L’Upb sottolinea inoltre che nei documenti ’’si conferma in generale il proseguimento del sentiero di riduzione sia del disavanzo sia del debito in rapporto al Pil. In media, il disavanzo passerebbe dal 2% nel 2015 all’1,4% nel 2017, il debito dal 91,2% all’88,97%. Il rispetto dei parametri di Maastricht, che prevedono un debito inferiore al 60% del pil, non sarà rispettato dai due terzi dei paesi; quasi tutti i paesi riusciranno invece a rispettare le regola del deficit, che non deve superare il 3% del pil, con l’unica eccezione della Spagna. Per ciò che riguarda i Dpb, nel biennio 2016-17, è previsto un ’’leggero peggioramento’’ (circa 0,1 punti percentuali all’anno) del disavanzo in termini strutturali. Il grado di aggiustamento o allentamento, osserva l’Upb, ’’è assai eterogeneo tra i paesi’’. La conseguenza degli orientamenti di bilancio, diversi tra i paesi, è che la politica ’’risulta pressoché neutrale nel 2017 a fronte di un output gap stimato ancora negativo’’. Motivi per cui, dalla commissione giunge l’invito ad avviare una politica di bilancio ’’moderatamente espansiva’’ a livello della zona euro, indicando un obiettivo quantitativo di mezzo punto percentuale. Al centro di tali ‘attenzioni’ da parte dell’Upb, quei paesi che ’’hanno a disposizione spazi di bilancio’’ in grado di attuare ’’politiche maggiormente espansive’’.