La cura della vergogna di Marilù Manzini

    Marilu` Manzini, modenese classe 1978, è considerata tra le autrici che meglio rappresentano la letteratura italiana contemporanea, rimanendo coerenti con la storia e la tradizione. Ha pubblicato “Io non chiedo permesso” (Salani, 2004), “Il quaderno nero dell’amore” (Rizzoli, 2006), “Se siamo ancora vivi” (Rizzoli, 2008). Dal 2006 al 2009 ha curato una rubrica su «Style» (magazine del «Corriere della Sera») ed ha scritto per «A», «Max» e «Ryders».
    Ora è uscito il quinto libro della scrittrice e regista Manzini, “La cura della vergogna”, un saggio psicologico sotto forma di romanzo.
    Successo di pubblico e critica in occasione delle presentazione romana del 1° febbraio presso Des Epoque Hotel di Via Nomentana, del nuovo libro della scrittrice Marilù S. Manzini, una poliedrica artista: pittrice, scultrice, fotografa, giornalista e recentemente regista di un film, in uscita nei prossimi mesi, tratto da un suo noto libro: “Il Quaderno Nero dell’Amore”. Un caso letterario questo grazie a più di 100.000 copie vendute, come pure “Io Non Chiedo Permesso”. Il film che la vede dietro la macchina da presa s’intitola “QN”, oltre al soggetto, la Manzini ha curato la sceneggiatura e ora è al montaggio.
    Elegante presentazione a cura di Ruggiero Capone vero istrione del giornalismo e della cultura del ‘900, nella quale erano presenti anche l’attore Beppe Convertini e l’editore Andrea Menaglia. In continua ascesa il percorso di Marilù,dal suo primo romanzo che le ha dato il via “Bambola di Cera” e le rubriche su importanti riviste come “Style” (magazine del Corriere della Sera) “A”, “Max”, “Ryders” e “Ultima Voce”, mentre il suo quarto romanzo è “Se Siamo Ancora Vivi”. Tanto talento dimostrato sul campo partecipando a mostre alla Fondazione D’Ars e con una personale a Palazzo delle Stelline a Milano o aggiudicandosi come fotografa l’esposizione permanente di una sua foto al Museo Ebreo Ferramonti di Tarsia di Cosenza intitolata “Il giorno della Shoah”.