La provincia di Pisa distrutta da un incendio doloso

    Pisa, incendio sul Monte Serra. Settecento persone evacuate tra Calci e Vico. La Regione: “Sì allo stato d’emergenza”. La procura indaga per rogo doloso, bruciati 600 ettari di bosco. Aeroporto Galilei chiuso fino alle 19.40 per consentire le operazioni di soccorso. Lezioni sospese, in salvo la Certosa. Per la Protezione civile è un “Opera di un criminale”.
    5600 Ettari tra boschi, olivi e montagna bruciati sui monti pisani. “Chi ha provocato tutto questo è un criminale”, dice uscendo dal container della protezione civile di Calci, nel Pisano, l’assessore Giovanni Sandroni. L’incendio che ha devastato il Monte Serra e altri crinali intorno è quasi certamente di origine dolosa: “Ha mai visto un incendio partire alle 22 della sera?” chiede ancora l’assessore. Voci non ufficiali parlano di quattro diversi inneschi. Almeno settecento le persone sfollate nella notte tra i Comuni di Calci e Vicopisano, seicento gli ettari di bosco distrutti e una enorme nube di fumo che all’alba è arrivata fino alla città di Pisa.
    L’incendio si è sviluppato lunedì 24 settembre, intorno alle 22, sul Monte Serra. Il fuoco, complice il forte vento che spira sulla Toscana, si è rapidamente esteso minacciando le abitazioni nella località Montemagno. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando di Pisa e varie squadre di volontari. In azione due Canadair, mentre quattro elicotteri non sono potuti decollare a causa delle raffiche di vento. Sono arrivate altre squadre dei vigili del fuoco dall’Emilia Romagna, mentre dall’aeroporto di Napoli Capodichino è partito un elicottero S64 in dotazione alla Forestale, il mezzo aereo con la massima capienza d’acqua. Per facilitare le operazioni di spegnimento è stato deciso di chiudere l’aeroporto Galileo Galilei di Pisa, almeno fino alle 19.40. Il governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha dichiarato lo stato d’emergenza: “Abbiamo già stanziato 200 mila euro e, una volta domato l’incendio, è importante che vengano programmati al più presto interventi di bonifica e operazioni per rimuovere gli alberi bruciati. Si tratta di passaggi fondamentali per ricostruire il quadro idrogeologico e impedire che alle prime piogge l’acqua dilaghi sul paese a velocità che potrebbe essere distruttiva”.
    Il governatore Rossi dice che sono “Stanziati 200mila euro per l’emergenza”. Intanto la procura ha deciso di aprire un fascicolo che configuri l’ipotesi di reato di incendio doloso. “Lo abbiamo fatto sulla base di alcuni indizi che ora dovranno essere confermati dal lavoro investigativo – fa sapere il procuratore di Pisa, Alessandro Crini – Primo fra tutti il fatto che le fiamme si siano sviluppate di notte e in una serata sostanzialmente molto fresca”.
    Un soccorritore ha detto “Fiamme alte anche 30 metri. Situazione critica”
    Nella notte il Comune di Calci ha allestito in fretta e furia nella palestra 150 posti letto. Per ore i volontari della Misericordia sono andati nelle case sparse nella campagna di questo Comune celebre per la Certosa e per i suoi sentieri di trekking, per portare in salvo anziani e disabili. Altri posti letto sono stati ricavati all’interno della parrocchia, altri ancora in un circolo aperto dal vicino Comune di San Giuliano. Pini e olivete sono bruciate per tutta la notte, malgrado l’intervento di un’ottantina di vigili del fuoco e volontari dell’antincendio boschivo. Le fiamme, alimentate dal vento di tramontana, si sono estese correndo per una fascia verde compresa tra le frazioni di Trecola, Montemagno, Diana, San Lorenzo Nicosia, La Torre, tutte sul versante di Calci. Sia il sindaco di Calci che quello di Vicopisano hanno deciso di chiudere le scuole per la giornata di oggi e anche per quella di domani.
    “E la mia casa? Si sarà salvata la mia casa?” si chiedono la mattina le facce sconvolte delle persone dopo la notte insonne. Per ora è ancora difficile avere un quadro su quali abitazioni siano state risparmiate dall’incendio e agli sfollati è stato spiegato che, almeno fino a domani pomeriggio, nessuno potrà rientrare nelle proprie case per via del fumo e anche per facilitare le operazioni di spegnimento del rogo. Le fiamme, al momento, hanno risparmiato il monumento della Certosa, che però è circondato da campi completamente bruciati: “Ho visto lingue di fuoco lambire il muro perimetrale del monumento”, spiega un volontario, ma poi il fronte si è esteso altrove. “Non risultano feriti né dispersi e già questo, vista la rapidità e l’intensità delle fiamme, è un risultato importante”, racconta un altro dei soccorritori. Qualcuno spiega di alcuni anziani ricoverati per precauzione in ospedale per via del fumo respirato. Da quanto riferito dalla Regione sarebbero tre le persone rimaste intossicate, ma nessuna di loro è grave. Il fronte del fuoco nella mattina si è esteso oltre il crinale della montagna e il sindaco di Vicopisano ha deciso di far evacuare altre frazioni: “Telefoniamo casa per casa e se necessario mandiamo i carabinieri per aiutare le persone a lasciare gli appartamenti”, spiega il sindaco Iuri Taglioli. “È difficile fare una stima dell’estensione dell’incendio: sicuramente si tratta di una porzione enorme del bosco sul monte Serra. In totale, nel territorio di mia competenza, sono state evacuate oltre cinquecento persone” ha specificato il sindaco di Calci Massimiliano Ghimenti, descrivendo la situazione che si sta vivendo nel paese. Al momento sono state evacuate le frazioni di Montemagno, Fontana Diana, San Lorenzo, Nicosia e Crespignana, per un totale di 70 famiglie. Le squadre di vigili del fuoco e i volontari della protezione civile stanno operando a protezione delle abitazioni. “I vigili del Fuoco – scrive ancora Ghimenti – stanno impegnandosi al massimo, ma se non cala il vento e non si alzano i mezzi aerei è impossibile spegnere l’incendio”. Ghimenti ha anche invitato gli abitanti a “non esporsi a rischi inutili cercando di rientrare nelle proprie abitazioni” e ha chiesto ai curiosi di “non intralciare i lavori degli operatori ed evitare di avvicinarsi all’area interessata per fare foto”. Lo stesso sindaco ha poi informato che la grande maggioranza dei cittadini evacuati la notte scorsa ha trovato sistemazione da parenti e amici: “Sono rimaste solo 30 persone, che per la notte saranno alloggiate in alberghi o strutture ricettive”.
    Sul luogo dell’incendio è subito arrivato anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e gli assessori Fratoni e Remaschi, che hanno tenuto una riunione nella sede della Protezione civile di Calci. La fase di emergenza non è ancora passata. “Siamo al massimo del dispiegamento delle forze”, ha fatto sapere Rossi. In stretto contatto con la protezione civile nazionale, il governatore fa sapere che due Canadair hanno raggiunto i luoghi dell’incendio e altri due sono in volo. A complicare le operazioni il forte vento, che non accenna a diminuire e che da ieri sera sta spirando attorno a una media di 30 chilometri orari. Le previsioni del Lamma, al quale Rossi ha chiesto un aggiornamento delle condizioni meteo, parlano di una intensificazione del vento che, a partire dalle cinque del pomeriggio, potrebbe raggiungere i 50 chilometri orari.
    Le fiamme erano visibili a chilometri di distanza e la prima reazione degli abitanti è stata fuggire. In moltissimi si sono riversati in strada e hanno affollato la piazza del municipio di Calci, nel centro del paese. Il rogo è molto più vasto di quello dell’ottobre 2011 che incenerì circa 50 ettari di bosco e si è sviluppato più o meno nella stessa zona in cui una settimana fa era stato appiccato un altro incendio boschivo non distante dal luogo dove si trovano le antenne di numerose emittenti radiofoniche e televisive. “Stiamo fronteggiando un incendio di bosco molto grosso e potente e abbiamo rischiato di perdere due squadre nello spegnimento”, ha detto, parlando all’emittente tv Canale 50, il comandante dei vigili del fuoco di Pisa, Ugo D’Anna. “Ora – ha aggiunto – la cosa più importante è salvare il paese e abbiamo già allertato i Canadair. L’origine del rogo? Quasi certamente dolosa”. “È importante che si faccia chiarezza sulle cause dell’incendio che ha distrutto un bosco e messo a repentaglio la vita delle persone”, ha detto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, ringraziando vigili del fuoco, protezione civile e volontari che stanno operando a difesa delle case e dei cittadini.