LA REGIONE LAZIO E’ LA PRIMA AD APPROVARE UNA LEGGE CONTRO IL BULLISMO. VALERIANI (PD): “UNA NORMA RIVOLUZIONARIA”

    bullismoQuando si parla di bullismo sappiamo tutti che si discute di un fenomeno complesso. Le Istituzioni per contrastarlo stanno richiedendo da tempo risorse e strumenti per incrementare le azioni che dovranno favorire la piena valorizzazione della persona e lo sviluppo educativo. Un fenomeno che solo nella Regione Lazio ha raggiunto una percentuale così alta da poter sottolineare come un alunno su due della scuola primaria e secondaria abbia subito dei maltrattamenti dai suoi coetanei. Una percettuale che si aggira attorno al 41,5% degli alunni e che tocca quota 45% solo nella provincia di Roma.

    La necessità di legiferare su questo problema serve, quindi, per contrastare in maniera decisiva una realtà complessa che negli ultimi anni ha visto il bullismo crescere vertiginosamente. Per questo tutte le Regioni si stanno muovendo per far sì che il problema venga contrastato con azioni concrete. Molte le iniziative promosse in tutto il territorio nazionale negli anni passati. Tante le discussioni che però hanno avuto il solo merito di accendere i riflettori su difficoltà che alcuni giovani vivono quotidianamente in quegli spazi dove dovrebbero crescere serenamente ma che invece molte volte hanno paura di frequentare.

    La prima Regione in Italia ad aver approvato una legge che disciplina gli interventi in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo è il Lazio, governato dal Presidente Zingaretti. “Oggi facciamo un passo in avanti molto importante per garantire il rispetto e la dignità delle persone anche attraverso una serie di iniziative e progetti di sensibilizzazione rivolti alle scuole, alle associazioni sportive e alle famiglie”, dichiara in una nota il Presidente Nicola Zingaretti. Una norma definita rivoluzionaria che potrà aiutare chi in questi anni si è sentito abbandonato al proprio destino.

    La proposta di legge è stata approvata il 2 marzo dalla Regione con 24 voti favorevoli e 8 astenuti. Questa prevede lo stanziamento di circa 600mila euro per il triennio 2016/2018 da destinare a corsi per il personale scolastico, per gli operatori sportivi e per gli educatori. Ma anche per programmi di sostegno a favore delle vittime, con sportelli di ascolto nelle scuole e numerose campagne di sensibilizzazione. Fondi che verranno destinati a scuole, associazioni e aziende del servizio sanitario. Una manovra che punta a contrastare un nemico nascosto che non va assolutamente sottovalutato, come molte volte invece è accaduto. Leggi come questa testimoniano come ci sia la volontà concreta di sconfiggere un fenomeno che miete molte vittime in silenzio. Una norma che parte dalla prevenzione prima ancora che dal contrasto, che investe sulla scuola e punta a mettere in moto una reta capillare tra le istituzioni scolastiche, le asl e i servizi del territorio. Una direttiva che consente di portare avanti una grande operazione culturale. “Sono soddisfatto per l’approvazione della legge sulla prevenzione e sul contrasto del bullismo. – dichiara in una nota Massimiliano Valeriani capogruppo del Pd della Regione Lazio, nonché primo firmatario della proposta di legge – Il provvedimento permette al Lazio di essere la prima regione in Italia a dotarsi di una legge contro questo pericoloso fenomeno. Questa prevede lo stanziamento di fondi specifici nel bilancio della Regione con l’obiettivo di promuovere strumenti e progetti per tutelare e valorizzare la crescita educativa e sociale dei minori”.

    Cambiamento è la parola d’ordine del Governo regionale. Trasformazione di una società che parte dall’attenzione concreta nei confronti di temi rilevanti per moltissime famiglie. La norma in concreto garantisce il rispetto della dignità della persona attraverso il contrasto delle discriminazioni e la valorizzazione delle diversità. Sconfiggere quello che negli Stati Uniti viene definita come ‘epidemia silenziosa’ è stato un punto fondamentale, portato avanti con gran forza dalla presidenza regionale. Un grande passo in avanti verso la diffusione della legalità attraverso l’utilizzo consapevole degli strumenti informatici e web, iniziative culturali e sociali e corsi di formazione.     

    D. D.