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La Roma ipoteca i quarti di Europa League. Nel fortino Olimpico Real Sociedad ko

Quattro giorni dopo la sofferta vittoria con la Juve, la Roma del Generale Mourinho si rimette l’elmetto e miete un’altra vittima all’Olimpico.

Stavolta a fare le spese del contro gioco dell’allenatore portoghese è il temuto Real Sociedad, uscito dall’urna del sorteggio degli ottavi come uno dei peggiori avversari che potesse toccare in sorte. Con quattro cambi iniziali in formazione rispetto all’undici che aveva iniziato la gara coi bianconeri (segnale evidente di una rosa ormai matura e finalmente valorizzata all’occorrenza anche in partite importanti) la squadra di Mourinho dimostra da subito di aver già dimenticato il successo con la Juve.

Concentrata e vigorosa, pronta a ripartire e stavolta con un centravanti in campo, la Roma ha sbloccato al 12’ la gara con un magnifico goal (di El Sharaawy), che ha mostrato in un’unica azione corsa, tecnica e movimenti senza palla. Una volta in vantaggio ecco la squadra di Mourinho che abbiamo imparato a conoscere. Rocciosa, umile e disposta a subire il palleggio degli avversari senza correre troppi pericoli, la Roma ha chiuso il match con un goal del redivivo Kumbulla (vuoi vedere che anche lui non è poi così scarso?) sulla specialità della casa, un calcio d’angolo stavolta pennellato da Dybala all’82’.
Risultato importante ottenuto nel fortino dell’Olimpico (settima vittoria consecutiva tra campionato ed Europa League senza subire reti) di fronte ad un pubblico come sempre eccezionale.

Certo, ora ci sarà da soffrire al ritorno nella bolgia di San Sebastian ma il vantaggio lascia ben sperare e la gestione degli impegni (la domenica successiva arriva il derby) risulterà decisiva.

Questione di dna diceva giustamente Mourinho nel post gara di Roma-Juve a chi gli chiedeva come fosse possibile che una
squadra che perde due volte con la Cremonese possa poi vincere gare come quella. E’ il Mourinho che preferiamo, quello che focalizza il male storico e ambientale di questa squadra. Accontentarsi troppo presto e cullarsi sugli allori delle vittorie di
Pirro. Chi se non un allenatore che ha vinto tutto può riuscire nell’impresa? Magari accettare qualche critica (finalizzata al bene collettivo) e stimolare un gruppo che si protegge troppo spesso dietro il mantello di una tifoseria fideistica può essere la
strada giusta. Perché vergogne sportive come quella della Coppa Italia gettata al vento non accadano più.

Le pagelle di Roma-Real Sociedad 2-0

Rui Patricio 6, Mancini 6,5, Smalling 6,5, Llorente 6 (dal 46’ Kumbulla 6,5), Karsdorp 6,5, Cristante 7, Matic 7,5, El Shaarawy 7 (dal 60’ Spinazzola 6,5), Pellegrini 6 (dal 60’ Wijnaldum 6,5), Dybala 6,5 (dall’80’ Bove ng), Abraham 6 (dal 60’ Belotti 6,5). All. Mourinho 7
Claudio Fontanini