Home ATTUALITÀ BREAKING NEWS “L’Italia e l’esercito italiano non durerebbe un giorno contro l’esercito russo”, avverte...

“L’Italia e l’esercito italiano non durerebbe un giorno contro l’esercito russo”, avverte l’ex tennista Stakhovsky, ora in mimetica

Pur non avendo mai raggiunto la vetta dei top player, tuttavia l’oggi  36enne Sergiy Stakhovsky, ha lungamente rappresentato una grande speranza per il tennis ucraino, distinguendosi in più di un torneo internazionale.

Ovviamente anche lui, come tutti i suoi compatrioti, non mancato la ’chiamata’ e, appesa la racchetta al chiodo, ha imbracciato il mitra.

Stakhovsky: “E’ la nostra guerra e non quella dell’Europa, stiamo solo chiedendo aiuto e assistenza”

Ieri Stakhovsky è stato raggiunto dalla telecamere di ‘Otto e mezzo’ – su La7 – per raccontare la sua esperienza: “Noi ucraini non vogliamo rinunciare a nulla. Capiamo che questa è la nostra guerra e non quella dell’Europa, stiamo solo chiedendo aiuto e assistenza”.

Stakhovsky: “L’Italia e l’esercito italiano, per quanto ne so io, non durerebbe un giorno contro l’esercito russo”

Quindi, in un impeto di orgoglio patriottico (comprensibile visto il momento), l’ex campione del tennis si è lasciato andare ad un’affermazione apparentemente offensiva nei nostri confronti ma, a pensarci bene, nemmeno troppo distante dalla realtà: “L’Italia e l’esercito italiano, per quanto ne so io, non durerebbe un giorno contro l’esercito russo“.

Stakhovsky: “L’Italia rinuncerebbe alla Sicilia e a Venezia per darle a qualche altro stato?”

Quindi ha poi aggiunto, “Noi siamo qui, stiamo sparando, usiamo armi da guerra e ci arrangiamo con quello che abbiamo. La gente vuole combattere, vuole resistere. Non ci sono forze russe a Kiev, la situazione rimarrà così per un po’ di tempo”. Poi, anche per ‘riprendersi’ da quanto affermato poc’anzi, Stakhovsky spiega: “La Crimea e il Donbass? L’Italia rinuncerebbe alla Sicilia e a Venezia per darle a qualche altro stato? Bisogna capire che se l’Ucraina cade in mano russa, poi toccherà ad altre nazioni“.

Stakhovsky: “Putin minaccia con il nucleare e la Nato ha paura. Lui ha usato questa carta e la userà ancora”

Torneremmo al 1945 con le nazioni satellite rispetto a Mosca – avverte il 36enne – Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia, il Baltico. Putin minaccia con il nucleare e la Nato ha paura. Lui ha usato questa carta e la userà ancora”.

Stakhovsky: “La sola speranza che avete è che muoia prima di farlo, altrimenti farà le stesse cose fatte quando Hitler”

Quindi, concludendo, un monito che fa gelare la pelle: “La sola speranza che avete è che muoia prima di farlo, altrimenti farà le stesse cose fatte quando Hitler stava dividendo l’Europa. Se le nazioni entreranno in guerra, lui combatterà e spaccherà in due le nazioni, come già successo“.

Max