Home ATTUALITÀ BREAKING NEWS M5s, altre baruffe interne. Stavolta ‘tutti contro’ Donno, firmatario di un emendamento...

M5s, altre baruffe interne. Stavolta ‘tutti contro’ Donno, firmatario di un emendamento nel Dl rilancio

Come da copione (e con la consueta lentezza), ci si ritrova a ragionare sulle nuove azioni da intraprendere e, puntualmente, il Movimento 5 Stelle torna ad evidenziare l’ennesima diversità di vedute in merito al tema in questione.

Così, se il 5stelle Leonardo Donno (nella foto) appare come i primo firmatario dell’emendamento, stamane il suo collega deputato Davide Tripiedi, ha affidato alla sua pagina Fb un post abbastanza ‘eloquente’: accanto alla foto che ritrae i componenti M5s della Commissione lavoro, ecco un bello slogan rivolto proprio al dl rilancio: “Rafforziamo la sicurezza sui luoghi di lavoro. No all’emendamento Donno”.

Tripiedi: “Ecco perché la Catalfo non deve accoglierlo”

Questo perché, scrive Tripiedi, l’emendamento sarebbe stato inserito fra “i super segnalati cioè, tra quelli a cui verrà riservata maggiore attenzione per poter essere approvato, e che prevede sanatorie per i datori di lavoro, neutralizza i controlli degli ispettori per due anni e prevede l’assunzione di ispettori presso l’Ispettorato Nazionale del Lavoro senza l’obbligo di concorso ma con una procedura semplificata per titoli e colloqui anche in via telematica”. Motivo per cui Tripiedi spera vivamente che Nunzia Catalfo, ministro del Lavoro, “non accolga questo emendamento ma che invece approvi quello presentato dalla Commissione Lavoro della Camera che da anni segue con estrema attenzione la tematica“.

Cominardi: “E’ da ritirare, chi lo ha appoggiato?”

Dell stesso parere anche Claudio Cominardi, ex sottosegretario al Lavoro, secondo il quale “Non posso evitare dal dissociarmi pubblicamente da una proposta emendativa che prevede sanatorie, neutralizza dei controlli per due anni e prevede l’assunzione di ispettori presso l’INL senza un concorso ma con una procedura semplificata per titoli e colloqui anche a distanza (chiamata diretta?). Questo emendamento presentato da un collega in aggiunta all’articolo 95 del decreto Rilancio – spiega ancora l’ex sottosegretario M5s – andrebbe immediatamente ritirato. Anche perché non ha nemmeno avuto alcun consenso da parte dei colleghi della Commissione di competenza“.

Donno replica: “Io vado avanti come un treno”

Dopo aver superato un primo momento di ‘incredulità’, il firmatario M5s Donno, ha quindi replicato sempre via Fb, scrivendo: “Penso sia davvero poco furbo perdersi in polemiche e attacchi strumentali. E comunque, a futura memoria di tutti: ho le spalle larghe, anzi larghissime, e le polemiche da bar (trasposte sotto forma di ‘meme’ ai tempi di Facebook) mi scivolano addosso. Io vado avanti come un treno, sempre a difesa di tutte le categorie di cittadini che bussano alle porte del Movimento 5 Stelle per chiedere aiuto”. Dunque, ha poi concluso, “Se qualcuno pensa sia più importante perdersi in discussioni inutili può benissimo farlo, ma non sottragga tempo a chi ha ancora voglia di combattere”.

Una ‘maggioranza’ composta da differenti scricchiolii

Insomma, M5s da una parte, Pd dall’altra (come spieghiamo in un altro articolo), e poi Iv contro M5s… si continua ostinatamente a far passare il messaggio che sia tutto rose e fiori quando, all’attacco, pratico, dei fiori continuiamo a vedere soltanto le spine…

Max