M5S: APPROVATO IL CODICE ETICO, GRILLO TORNA A CONTESTARE I MEDIA E DAL SUO BLOG PROPONE L’ISTITUZIONE DI ‘UNA GIURIA POPOLARE PER GIUDICARE LE BALLE DI TV E GIORNALI’

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    Nell’ambito delle votazione online di oggi, ha ricevuto l’ok dal 91% dei partecipanti (pari a 37.360 voti), ilcodice etico del Movimento 5 Stellein caso di coinvolgimento in vicende giudiziarie. Tra le novità previste nelle nuove regole, il fatto che non scatti automaticamente la sanzione per l’eletto pentastellato coinvolto in un’indagine. In caso di avviso di garanzia, si dovrà avvertire comunque il gestore del sito, mentre a decidere i provvedimenti da adottare saranno il garante del movimento e il collegio dei Probiviri. Ma oggi, sempre in ambito M5S ne è uscita un’altra:“Tutti contro Internet. Prima Renzi, Gentiloni, Napolitano e Pitruzzella, poi il ministro della Giustizia Orlando e infine il Presidente Mattarella nel suo discorso di fine anno. Tutti puntano il dito sulle balle che girano sul web, sull’esigenza di ristabilire la verità tramite il nuovo tribunale dell’inquisizione proposto dal presidente dell’Antitrust. Così il governo decide cosa è vero e cosa è falso su internet. E alle balle propinate ogni giorno da tv e giornali chi ci pensa?”. Ci pensa Beppe grillo il quale, dopo aver ‘ravvisato’ – a suo dire – lo stile menzognero di molti media, oggi dal suo blog invoca l’istituzione di “una giuria popolare per le balle dei media. Il quotidiano La Stampa – osserva dal suo blog il leader M5S – ha diffuso un articolo sulla fantomatica propaganda M5S capitanata da Beatrice Di Maio, notizia ripresa da tutti i giornali e i tg, poi si è scoperto che era tutto falso. La Stampa non ha chiesto neppure scusa e nessuna sanzione è stata applicata nei suoi confronti, né degli altri giornali e telegiornali che hanno ripreso la bufala senza fare opportune verifiche. Poi fresca di oggi la bufala in prima pagina del Giornale di Berlusconi: ’Affari a 5 stelle. Grillo vuole una banca’. Una falsità totale che stravolge un fatto vero, ossia che Davide Casaleggio ha accettato di incontrare l’AD di una banca online che ha ricevuto vari premi per l’innovazione tecnologica utilizzando il web per scambiare esperienze e idee sula Rete e sulle sue possibilità, così come incontra decine di aziende innovative. Capite come lavorano i media? I giornali e i tg sono i primi fabbricatori di notizie false nel Paese – denuncia ancora Grillo – con lo scopo di far mantenere il potere a chi lo detiene. Sono le loro notizie che devono essere controllate”. Da qui l’inedita proposta del leader Cinquestelle: “Propongo non un tribunale governativo, ma una giuria popolare che determini la veridicità delle notizie pubblicate dai media. Cittadini scelti a sorte a cui vengono sottoposti gli articoli dei giornali e i servizi dei telegiornali. Se una notizia viene dichiarata falsa il direttore della testata, a capo chino, deve fare pubbliche scuse e riportare la versione corretta dandole la massima evidenza in apertura del telegiornale o in prima pagina se cartaceo. Così forse abbandoneremo il 77esimo posto nella classifica mondiale per la libertà di stampa”. Quindi, ‘in calce’: il post scriptum: “Aspettiamo ancora le scuse del direttore de La Stampa e di tutti coloro che hanno ripreso acriticamente un articolo provato falso”.

    M.