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M5s choc: il Tribunale di Napoli sospende la modifica dello statuto e l’elezione di Conte. Gli attivisti: “La parità dei diritti è una pietra angolare”

Premesso che la nostra non è una constatazione, ma un semplice ragionamento rispetto agli accadimenti, troviamo veramente ‘curioso’ a volte  il mondo della politica italiana dove, ciclicamente, all’interno della sua storia lunga e travagliata, ci troviamo ad esistere all’ascesa di una formazione, fino ad accentrare su di se una larga fetta dell’elettorato. Poi, qualcosa inizia a scricchiolare, e spesso per ‘consuzione’, le cose sembrano non girare più come avrebbero dovuto: qualcuno abdica, altri lasciano e, proprio nel momento in cui all’interno di questa formazione i più generosi lottano per cercare di rimettere le cose in ordine, puntuale, ecco che dall’esterno si palesa improvvisamente ‘un’aggravante’ che (quale sinistra, ma ‘puntuale coincidenza), sembra suonare un po’ come ‘il colpo di grazia’.     

M5s, l’incredibile epopea di un Movimento nato sui social, finito al governo, ed ora protagonista di una durissima crisi interna

Prendiamo ad esempio la situazione che, attualmente, sta vivendo al suo interno il Movimento 5 Stelle il quale, dopo aver vissuto anni ‘gloria’, gli ultimi dei quali addirittura come partito di maggioranza all’interno del governo, stia ora lentamente scivolando lentamente in una sorta di baratro.

Prima l’emorragia dei parlamentari, in fuga per lo più nei gruppi misti, poi le ‘bizze’ interne legate alla leadership.

Poi un cambio di statuto che, di fatto, ha praticamente trasformato il Movimento al pari di un comune partito politico, tradendo in parte la sua iniziale vocazione assolutamente ‘anti’ partitica.

Infine, in coincidenza delle elezioni del nuovo Presidente della Repubblica, l’evidente attrito fra le due correnti interne che sembrano ora dilaniarlo: da una parte i ‘contiani’ e dall’altra i ‘dimaiani’.

M5s, lo ‘scoop’ dei cronisti dell’AdnKronos da Napoli: “Il Tribunale ha sospeso le due delibere presentate lo scorso agosto…”

Ed oggi, come dicevamo (‘guarda che coincidenza’, rispetto all’evento), gli attenti cronisti dell’agenzia di stampa AdnKronos, Antonio Atte e Ileana Sciarra, hanno riportato notizie a dir poco ‘nefaste’ per Grillo & C.

Accade infatti che il Tribunale napoletano ha sospeso le due delibere in seguito alle quali, ad agosto (il 3 ed il 5), “il M5S ha modificato il suo statuto e ‘incoronato’ Giuseppe Conte come presidente dei pentastellati”. La sospensione cautelare, spiegano i provvedimenti, sopravviene per la sussistenza di “gravi vizi nel processo decisionale“, come spiegano i giornalisti dell’AdnKronos, “in primis l’esclusione dalla votazione di oltre un terzo degli iscritti e il conseguente mancato raggiungimento del quorum, nell’ambito del processo intentato da un gruppo di attivisti del Movimento, difesi dall’avvocato Lorenzo Borrè. Tra i militanti: Steven Hutchinson, Renato Delle Donne e Liliana Coppola, i quali hanno presentato il ricorso supportati da centinaia di attivisti che hanno contribuito al pagamento delle spese legali”.

M5s, gli attivisti: “E’ necessaria la partecipazione di tutti gli iscritti nell’adozione delle scelte fondamentali del nostro MoVimento”

Dal canto loro, gli attivisti M5S autori del ricorso depositato lo scorso ottobre hanno annunciato che “Oggi il Tribunale di Napoli, accogliendo il reclamo per la sospensione dell’efficacia delle delibere che hanno modificato lo statuto e incoronato come candidato unico alla presidenza del M5S Giuseppe Conte, ripristina il principio della necessità della partecipazione di tutti gli iscritti nell’adozione delle scelte fondamentali del nostro MoVimento. La parità dei diritti è una pietra angolare del M5S e non può trovare deroga in alcun caso, tantomeno per l’accesso alle cariche statutarie in quanto non esistono primi inter pares. Ora – spiegano ancora gli attivisti –  confidiamo in un processo partecipativo aperto e in una riflessione sugli errori e sulle forzature fatte, chi ha sbagliato deve farsi da parte. Ringraziamo l’avvocato Lorenzo Borrè per l’assistenza che ci ha dato dal primo momento“, concludono i ricorrenti napoletani in rappresentanza delle centinaia di iscritti che hanno sostenuto i ricorsi”.

M5s, l’avv: Borrè: “Decade la carica di Conte, ed emerge l’incompatibilità di alcune attuali cariche negli organi di garanzia”

Dal canto suo l’avvocato Borrè, che ha presentato il ricorso per conto degli attivisti, ha spiegato che, a seguito di quanto deciso dal Tribunale napoletano, ”decade la carica di Conte, in primo luogo. In secondo luogo emerge l’incompatibilità di alcune attuali cariche negli organi di garanzia, con le restrizioni previste dal precedente statuto, che è ritornato in vigore: il precedente statuto, infatti, esclude che dette cariche possano essere ricoperte da soggetti che rivestano incarichi istituzionali”.

M5s, l’avv: Borrè: “Il M5S si trova all’anno zero con l’azzeramento delle sue cariche. Via di uscita, la costituzione del Comitato direttivo”

Ma non solo, prosegue il legale, ”Anche i cinque vicepresidenti decadono, essendo cariche non previste dal vecchio statuto“. A chi gli chiede cosa accadrà ora, Borrè replica che “Il M5S si trova all’anno zero con l’azzeramento delle sue cariche. Unica via di uscita, la costituzione del Comitato direttivo. Altre fughe in avanti, insistendo con le procedure già annullate dal Tribunale, rischiano di porre il M5S su un binario morto“.

M5s, l’avv: Borrè: “Il Movimento è decapitato, senza nessun uomo al comando. Urge indire le votazioni del comitato direttivo”

Quindi domandano giustamente Antonio Atte e Ileana Sciarra: ‘Scusi, quindi chi comanda ora nel Movimento?’, e l’avvocato: “In questo momento la guida non c’è, il M5S è stato totalmente decapitato. Il Movimento è decapitato, senza nessun uomo al comando. L’unica cosa che possono fare ora la può fare Beppe Grillo: indire le votazioni del comitato direttivo del M5S, come fece lo scorso 29 giugno. E ripartire da lì. Solo dopo aver votato il nuovo comitato direttivo, si possono eleggere i nuovi membri del comitato di garanzia, i probiviri, ecc.. Qualsiasi altra decisione può essere facilmente impugnata. Insomma, la parola al popolo pentastellato”.

M5s, ecco il testo dell’ordinanza di sospensione cautelare emessa dal tribunale di Napoli

Ecco il testo dell’ordinanza raccolta dai due attenti giornalisti del’AdnKronos, e le informazioni legate all’attuale situazione: ”Allo stato degli atti è emerso che le delibere assembleari impugnate appaiono invalide. In via assorbente, emerge che la delibera assembleare di modifica dello stato dell’Associazione Movimento 5 Stelle del 3 agosto 2021 è stata adottata in assenza del quorum richiesto dalla disciplina applicabile ratione temporis a tale data. Ai sensi dell’art. 6 dello statuto allora vigente, in prima convocazione l’assemblea indetta per la modifica dello statuto dell’associazione poteva deliberare soltanto ‘qualora vi abbia partecipato almeno la maggioranza assoluta degli iscritti’. Poteva essere introdotta una restrizione alla partecipazione alle assemblee rispetto agli iscritti da meno di 6 mesi, ma con regolamento adottato dal comitato di garanzia, su proposta del comitato direttivo. Agli atti invece risulta che l’assemblea del 3 agosto 2021 è stata indetta con l’esclusione degli iscritti da meno di 6 mesi sulla base dell’art. 4 dello statuto che disciplina le modalità con cui l’associazione effettua le consultazioni degli iscritti, che alla lett. c) prevede espressamente l’esclusione degli iscritti da meno di sei mesi. E ciò in assenza di un ‘regolamento adottato dal Comitato di Garanzia, su proposta del Comitato direttivo’, come risulta dall’istruttoria processuale“.

M5s: secondo il Tribunale di Napoli, sono stati illegittimamente esclusi dalle votazioni 81.839 iscritti

Qui, giustamente, per dovere di cronaca, Antonio Atte e Ileana Sciarra spiegano che “Sono 81.839 gli iscritti al M5S che, secondo il Tribunale di Napoli, sono stati illegittimamente esclusi dalle votazioni del 3 agosto scorso sul nuovo statuto del Movimento, un ‘cavillo’ legale che oggi ha generato un terremoto con pochi precedenti nel M5S, con la sospensione in via cautelare dello stesso statuto e della nomina di Giuseppe Conte come presidente”.

M5s, l’ordinanza del Tribunale di Napoli: “Alterato il quorum assembleare nella deliberazione di modifica del proprio statuto”

Dunque, prosegue l’ordinanza, ”L’illegittima esclusione dalla platea dei partecipanti all’assemblea del 3 agosto 2021 degli iscritti all’ASSOCIAZIONE MOVIMENTO 5 STELLE da meno di sei mesi ha determinato l’alterazione del quorum assembleare nella deliberazione di modifica del proprio statuto. Tale delibera infatti risulta adottata sulla base di un’assemblea formata da soli 113.894 iscritti (quelli da più di sei mesi) in luogo dei 195.387 associati iscritti a quella data; con l’illegittima esclusione di 81.839 iscritti all’ente dal quorum costitutivo e deliberativo, maggiore dei soli 60.940 associati che hanno partecipato all’assemblea, la cui delibera è stata poi approvata dall’87% di questi (v. pag. 3 della comparsa di costituzione e risposta). Appare chiaro, quindi, che l’assemblea dell’ASSOCIAZIONE MOVIMENTO 5 STELLE che ha deliberato il 3 agosto del 2021 non era correttamente costituita perché risulta che vi hanno partecipato un numero di iscritti inferiore a quello richiesto in prima convocazione. I 60.940 iscritti che vi hanno partecipato erano di numero inferiore alla metà più uno del totale degli iscritti all’associazione (che come visto era 195.387). Ai sensi dell’art. 23 c.c. la violazione delle disposizioni contenute nello statuto dell’associazione comporta, su domanda di qualunque associato, l’annullamento della relativa deliberazione che sia stata impugnata. E la delibera del 3 agosto 2021 dall’ASSOCIAZIONE MOVIMENTO 5 STELLE risulta allo stato adottata in violazione dello statuto dell’ente allora in vigore“.

M5s, l’ordinanza del Tribunale di Napoli: “Prima della modifica lo statuto non prevedeva l’elezione di un presidente”

Quindi, spiega ancora sul Tribunale di Napoli, ”L’invalidità che allo stato risulta della delibera con cui l’ASSOCIAZIONE MOVIMENTO 5 STELLE ha modificato lo statuto fa di conseguenza, in questa sede, apparire invalida anche la delibera del 5 agosto 2021 con cui è stato nominato il presidente dell’ente. In via assorbente, va fatto rilevare che lo statuto in vigore prima della sua modifica, che come visto al punto 3 risulta illegittima, non prevedeva la figura del presidente quale organo dell’associazione. Pertanto la sua nomina appare a sua volta in contrasto con le regole statutarie ai sensi dell’art. 23 c.c.“. Inoltre, come spiegano i giornalisti dell’AdnKronos. “Questo passaggio fa decadere non solo la nomina dell’ex premier, ma sbarra la strada anche a un possibile ritorno in scena di Vito Crimi, a lungo capo politico reggente del Movimento”.

M5s, l’AdnKroos: “L’ordinanza del Tribunale sembra riabilitare anche il voto su Rousseau, la creatura di Davide Casaleggio”

Ma non solo, come rivelano ancora i due cronisti dell’AdnKronos, “L’ordinanza del Tribunale di Napoli sembra riabilitare anche il voto su Rousseau, la creatura di Davide Casaleggio. In un passaggio della pronuncia c’è infatti scritto nero su bianco che l’impossibilità di trattare i dati in possesso della vecchia piattaforma del M5S, sollevata dagli attuali vertici pentastellati in sede processuale, non è da considerarsi un motivo tecnico valido per fermare le richieste dei ricorrenti”. Infatti, viene poi specificato in merito  sempre alterno dell’ordinanza, ”Le delibere impugnate dell’ASSOCIAZIONE MOVIMENTO 5 STELLE con cui è stato modificato il suo statuto e subito dopo nominata la neonata figura di presidente vanno sospese in attesa dell’esito del giudizio di merito. E l’adozione della presente cautela non potrebbe dirsi preclusa dall’asserita potenziale insorgenza di problematiche di ordine tecnico connesse al funzionamento della pregressa ‘piattaforma’, trattandosi di eventuali aspetti di carattere meramente operativo suscettibili di svariate possibili soluzioni la cui individuazione resta concretamente riservata agli organi della associazione”.

Max