MAFIA CAPITALE INDAGINE A PECORARO – SCELTA OPPORTUNA

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     “L’opposizione ad Alemanno di quegli anni fu durissima, come dimostrano le cronache del tempo. Quindi altre ricostruzioni fatte anche da alcuni esponenti del centrodestra hanno solo uno scopo politico che nulla ha a che vedere con le indagini della Procura, che auspico facciano piena chiarezza rapidamente sui fatti oggetto dell’inchiesta”, afferma in una nota il deputato Pd Umberto Marroni spiegando che “ieri sera, a Piazza Pulita su La7, ho assistito con stupore a una ricostruzione totalmente falsa sulla famosa cena delle cooperative sociali del 2010”, dove si accusavano i partecipanti “di inopportunita’ di partecipare a quella iniziativa, peraltro sociale e pubblica, in quanto era gia’ scoppiato il caos ’Parentopoli’. La cosa – rileva – e’, come le tante ricostruzioni che ho letto in questi giorni che mi riguardano, totalmente falsa”. “Infatti – afferma ancora Marroni – tale cena delle cooperative sociali, a cui abbiamo partecipato io e l’allora presidente della Lega Poletti, e’ del 28 settembre 2010. Lo scoppio dello scandalo Parentopoli, da noi duramente denunciato, avvenne prima all’Atac alla fine del novembre 2010 per il quale chiedemmo ottenendole le dimissioni dell’ad Bertucci e dell’assessore Marchi e qualche tempo dopo ad Ama, dove chiedemmo ed ottenemmo come Pd le dimissioni di Panzironi e l’assessore De Lillo”. “Quindi – sottolinea – la ricostruzione per gettare fango sul sottoscritto e su tutto il Pd non solo e’ del tutto falsa, ma mi e’ apparsa in piena sintonia con l’auspicato commissariamento del Comune, esplicitamente richiesto da Alfio Marchini e dal deputato di FI Maurizio Gasparri anch’essi presenti in trasmissione”.

    – “E’ opportuna la decisione del ministro dell’Interno di affidare al prefetto Pecoraro il compito di svolgere un’indagine amministrativa sul Comune di Roma”. A sottolinearlo e’ Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare antimafia. “Una scelta – prosegue Bindi – rispettosa delle procedure, che nella trasparenza permettera’ gli approfondimenti necessari a valutare se ricorrano o meno i presupposti per un commissariamento. La gravita’ dei fatti emersi dall’inchiesta Mafia Capitale esige massimo rigore e celerita’ ma senza strappi alle regole, perche’ l’obiettivo non puo’ essere quello di punire l’amministrazione ma di individuare e superare le eventuali zone d’ombra per restituire fiducia ai cittadini”.