MALATO DA TEMPO, E’ MORTO IL BOSS BERNARDO PROVENZANO. ERA RICOVERATO IN UN OSPEDALE MILANESE DA APRILE. PAOLO BORSELLINO: ‘SI E’ PORTATO VIA SEGRETI E MISTERI IRRISOLTI’

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    Che fosse ormai destinato a spegnersi era risaputo. Bernardo Provenzano, 83 anni (43 dei quali vissuti da latitante),era stato ricoverato il 9 aprile 2014 (proveniente dal centro clinico degli istituti penitenziari di Parma), per l’aggravarsi del male che lo aveva colpito alla vescica, e in seguito al quale stamane si è spento, all’ospedale San Paolo di Milano. Come spiega una nota del Dap, che ne ha dato notizia, visto l’aggravarsi delle sue condizioni, il boss lo scorso 10 luglio aveva ricevuto la visita della moglie e dei figli. “Ho saputo solo pochi minuti fa della morte di Bernardo Provenzano da un sms del figlio Angelo – ha spiegato il legale del boss, Rosalba Digregorio, all’agenzia di stampa Adnkronos –  Per me Provenzano è morto quando è caduto anni fa. Da allora è in stato vegetativo. Ifamiliari di Bernardo Provenzano due giorni fa hanno fatto una istanza al Dap per potere incontrare nuovamente il loro congiunto, ma fino a ieri non avevano avuto alcuna risposta – prosegue l’avvocato – So che il Dap era in attesa dei pareri delle procure competenti, cioè Palermo, Caltanissetta e Firenze, mafino a ieri non avevano ottenuto alcuna risposta e nel frattempo il mio cliente è morto. La moglie del boss, Saveria Palazzolo, e i figli, Angelo e Paolo, hanno incontrato Bernardo Provenzano lo scorso 10 luglio, quando già le sue condizioni si erano aggravate. Ma ne avevano chiesto un altro – conclude l’avv. Digregorio – proprio per le sue condizioni nettamente peggiorateMa non è mai arrivata la risposta…”. “Provenzanoporta via con sé tanti segreti. Con lui scompare un testimone e una possibilità di trovare verità e giustizia sulle stragi del ’92 e su quella che è stata la trattativa tra mafia e Stato di cui oggi paghiamo ancora le conseguenze”. Così Salvatore Borsellino, fratello dell’indimenticato magistrato Paolo, confida all’Adnkronos il suo stato d’animo davanti alla scomparsa del boss mafioso. “Adessoavrà un giudice molto più importante che giudicherà quella che è stata la sua vita terrena – ha aggiunto Borsellino, che non esclude la possibilità che il capomafia corleonese potesse decidere di svelare “qualche segreto” – Ci sono stati degli episodi che fanno pensare come quel tentativo di suicidio col sacchetto di plastica, che forse un suicidio non era. Penso che ci fosseropiù possibilità di avere risposte da Provenzano piuttosto che da chi è all’interno di quello Stato deviatoche ha partecipato alla trattativa”.

    M.