Manovra, per Moscovici c’è ancora da lavorare

    Quello che fino a pochi mesi fa era considerato il nemico numero uno per il governo italiano, Pierre Moscovici, sembra essere diventato il principale alleato. Infatti sono buone le intenzioni dell’esecutivo nostrano di andare incontro al commissario degli affari economici Moscovici, portando le modifiche che Bruxelles sta chiedendo da tempo, per non incappare nella temuta procedura di infrazione. Ad oggi Italia e Commissione Europea sembrano avvicinarsi sempre più con le ultime parole di Moscovici che ha elogiato l’Italia per il suo sforzo di apportare i cambiamenti necessarie per la Manovra. Ma ancora c’è da lavorare . Intanto però a Roma sono giunti i complimenti appunto del commissario agli affari economici per l’Unione Europea. Il parlamento europeo  “preso nota” delle buoni propositi del governo italiano di abbassare il deficit, e adesso “aspettiamo altri dettagli”, perché è necessario un “impegno credibile, concreto e nel quadro delle regole”, ha detto Moscovici in conferenza stampa. “Noi siamo disponibili a dare flessibilità ma deve essere nelle regole, per questo il gap va ridotto ancora”. Quanto ai prossimi movimenti – ha evidenziato – “la Commissione cammina su due strade: dialogo con le autorità italiane e preparazione della procedura che riteniamo giustificata: i prossimi passi si  fonderanno sul risultato del negoziato in corso”. Le aspettative però sembrano essere positive.  “Il dialogo con l’Italia – dice – diventa più intenso, vediamo un tono diverso, un diverso modo di cooperare e vediamo l’Italia disponibile ad ascoltare il nostro punto di vista e risolvere i problemi. È un passo che accogliamo con favore, e anche gli investitori hanno lo stesso feeling”. “Ora – ha poi concluso il commissario – il dialogo è cominciato davvero su metodo e sostanza. A Buenos Aires abbiamo avuto discussioni positive con Conte e Tria, e abbiamo deciso di proseguire nell’interesse generale e abbiamo dato mandato ai nostri team di lavorare in quella direzione”.