Metro Barberini panico scala mobile

    Metro Barberini panico scala mobile: nuovo caos a Roma in metro, presso la fermata di Barberini dove la scala mobile crolla proprio sotto la metro. Caos, paura, disagi e disservizi scattano naturalmente tutti insieme, mescolandosi al disordine ed alla preoccupazione.
    Crolla dunque la scala mobile alla fermata Barberini della metro di Roma. Un poderoso scossone si è avvertito e la scala mobile della stazione Barberini si è accartocciata all’ultimo gradino: immediatamente chiusa la stazione.

    Metro Barberini panico scala mobile: crollo e chiusura immediata della stazione. Incidente analogo a quello di Ottobre

    Quidi un nuovo crollo si è registrato in questi minuti presso la la scala mobile sotto la metro  Barberini che è stata chiusa, come fermata di transito, in modo immediato.  In pratica, stando a quello che si emerge in questi primi momenti successivi all’intoppo, un gradino si è divelto sulla scala mobile sotto la stazione della metropolitana Barberini di Roma producendo subito una forte ondata di paura tra i passeggeri e anche qualche momentanea scena di panico. Ma per fortuna non si registrano al momento casi di incidenti. Anche se, a dirla tutta, la rabbia e la frustrazione per l’ennesimo caso di disservizio del sistema metropolitano di Roma ha rimandato in ambasce la pazienza dei passeggeri. Tra questi anche un reporter. “E’ uno schifo, una vergogna – racconta il giornalista Fabio Carnevali lì sul posto al momento dell’incidente – Mi trovavo a pochissimi gradini dalla fine della scala mobile quando all’improvviso uno scossone forte ha fatto accartocciare l’ultimo gradino col rischio di tranciare una gamba a qualcuno. Alcuni sono caduti in terra proprio per evitare che il gradino tranciasse la gamba. Uno scandalo vero. Sono accorse subito le persone della sicurezza. Non volevano nemmeno che facessi foto e video”. Al momento, dal suo punto di vista, l’Atac rende noto che “la stazione Barberini è temporaneamente chiusa” e che “i treni transitano senza fermare per intervento tecnico”.