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“Migranti, ora basta: saremo duri e inflessibili, urge intensificare i rimpatri”, avverte Conte

Certo, fino allo scorso anno, e soprattutto gli anni passati, i continui sbarchi (salvo eventuali, ’segreti’ accordi con l’Europa), hanno sempre goduto della massima tolleranza possibile da parte dei vari governi in carica ed anzi, se qualcuno si opponeva, la parola ‘più dolce’ con la quale veniva immediatamente bollato da certa stampa e politica era ‘razzista’. E’ anche vero però che oggi ‘reagire’ con polso all’emorragia di sbarchi è possibile anche grazie a temi ‘caldi’, come vedremo, quali il Covid, la ritrovata unità d’intenti europea e, visto che non manca mai, anche la mano longa della mafia. Insomma, ‘motivazioni’ indiscutibili, che oggi ‘giustificano finalmente una decisa presa di posizione.

Conte: “Non si può entrare in Italia irregolarmente”

Stavolta però, pur non concedendo ancora la stato di emergenza, davanti alla gravissima situazione di cui è vittima Lampedusa (con l’hotspot da 100 posti, preso d’assalto da quasi un ‘migliaio’ di migranti), dopo il viceministro dell’Interno Vito Crimi, stamane anche il premier Conte – ospite di un convegno a Cerignola – è intervenuto affermando che “Non possiamo tollerare che si entri in Italia in modo irregolare e che i risultati dei sacrifici compiuti per contenere la diffusione del Covid siano vanificati da migranti che tentano di sfuggire alla sorveglianza sanitaria. Dobbiamo essere duri, inflessibili“.

Sbarchi, Conte: “Stiamo collaborando con la Tunisia”

Quindi il presidente del Consiglio, così come riferito da Crimi nei giorni scorsi, ha ribadito che ”Stiamo collaborando con le autorità tunisine, è quella la strada. Io stesso ho scritto al presidente tunisino una lettera. Sono contento che abbia fatto visita ai porti per rafforzare la sorveglianza costiera. Dobbiamo contrastare i traffici e l’incremento degli utili da parte dei gruppi criminali che alimentano questi traffici illeciti. Dobbiamo continuare in questa direzione e intensificare i rimpatri”.

Conte: “La mafia è invisibile come il coronavirus”

Non ultimo poi, quello dei gruppi criminali, legati non solo agli sbarchi, un argomento purtroppo sempre attuale, come suggerisce il convegno al quale è stato invitato a partecipare:  Anche la mafia ha dei connotati di invisibilità, si nasconde come il virus. E’ pervasiva, come il virus. Ha un impatto altrettanto negativo sul piano economico. Ci sono tante similitudini. Siamo diventati esperti del Covid 19, dobbiamo diventare anche esperti di criminalità organizzata per poterla combattere”. Parlando nello specifico della ‘sua’ Puglia, Conte ha quindi affermato che “Lo Stato deve fare la sua parte in termini di repressione, deve rafforzare l’efficacia della risposta. Lo stiamo facendo: soprattutto in queste terre la mafia ha espresso una capacità di fuoco e di penetrazione che io stesso non pensavo. Nel foggiano abbiamo rafforzato la presenza delle forze dell’ordine con oltre 100 unità aggiuntive, ma non è solo un problema di efficacia sul piano repressivo, dobbiamo lavorare tutti per creare delle opportunità”.

Coronavirus: Conte: “Usare la mascherina è doveroso”

Quindi il premier allacciandosi al discorso coronavirus, ha colto l’occasione per ribadire che ”Continueremo a raccomandare e a fare in modo che siano rispettate quelle minime regole precauzionali per contrastare la diffusione del Covid. Utilizzare la mascherina anche d’estate – si è quindi raccomandato Conte, è doveroso, perché è un atteggiamento responsabile. I giovani hanno scoperto che dal punto di vista anche statistico sono meno colpiti dalle conseguenze negative della malattia. Ma attenzione: loro possono trasmetterla ai loro genitori e ai loro nonni. Quindi anche da parte dei giovani occorre un atteggiamento responsabile”.

Conte: “Risorse dalla Ue, una grande opportunità”

Altro tema caro al Capo dell’esecutivo, la Ue: ”Adesso abbiamo nuove risorse dall’Europa, anche quella è una grande opportunità per l’Italia. La comunità nazionale deve vivere quella prospettiva con grande senso di responsabilità. Tocca a noi soprattutto realizzare le premesse perché si possa veramente cambiare l’Italia”. Quindi Conte ha tenuto a rimarcare che  Le risorse sono cospicue, non dovremo disperderle ma dirigerle verso progetti di investimento che riguardino in particolare la scuola, l’università, la ricerca. Dobbiamo investire di più nell’Italia della banda ultralarga”.

Max