Migranti, Zingaretti propone fondo da 1,2 milioni

    Migranti, Zingaretti propone fondo da 1,2 milioni per aiutare i comuni e i cittadini in difficoltà. “Nella legge regionale di bilancio abbiamo stanziato 1,2 milioni di euro”, afferma il presidente della regione Lazio Zingaretti nell’ambito della questione sempre più spinosa dei migranti. “Nella legge regionale di bilancio abbiamo stanziato 1,2 milioni di euro per non far chiudere gli Sprar, un fondo che attiviamo per far ritornare quell’umanità perduta nella crudele vicenda dello sgombero al Cara di Castelnuovo di Porto. In questo modo aiutiamo i Comuni e i cittadini a limitare i danni che sta producendo il Decreto del governo a quel processo di integrazione faticosamente messo in piedi dalle comunità locali, che in molte realtà sta dimostrando che è possibile un altro approccio alla gestione dei flussi migratori. I problemi si devono risolvere e non sfruttare per una becera propaganda alle spalle di chi deve essere rispettato nella sua dignità di essere umano”. Lo scrive in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti sollecitato più volte sul tema.
    Non è l’unico tema affrontato da Zingaretti in questi giorni. Uno degli altri nodi attorno a cui è stato chiamato a dibattere è quello relativo a Romano Prodi ed alla necessità di ’ricostruire’ in seno al Pd. “Il contributo di Prodi va sempre tenuto in seria considerazione. È lui il solo che ha vinto per ben due volte contro il centrodestra alle elezioni politiche, fondando il suo progetto dell’unità delle forze democratiche e dei corpi e soggetti reali della società. Senza cercare scorciatoie. Da lui vengono sempre gli stimoli più importanti degli ultimi anni, come la scelta di esporre la bandiera europea il 21 marzo. Scelta alla quale ho subito aderito dopo la pubblicazione del suo articolo. Sul Pd Prodi dice parole crude, ma di verità”. Lo scrive Nicola Zingaretti sul suo profilo Facebook.
    “Sono tornato alla politica dopo tanti anni di amministrazione e ho trovato molte macerie. Ora è tempo di ricostruire – osserva Zingaretti – di aprirsi, di attrarre forze deluse riproponendo in forme nuove e adeguate alle sfide di oggi lo spirito migliore della storia dei democratici. La premessa per fare ciò – conclude Zingaretti – è che il 3 marzo sia una grande giornata di partecipazione e di impegno per la Democrazia italiana. Lavoriamo per una nuova speranza”.