MILANO – DOPO AVER SCONTATO 25 ANNI DI CARCERE OGGI È TORNATO IN LIBERTÀ MATTEO BOE, UNO DEI RAPITORI SARDI DEL PICCOLO FAROUK, AL QUALE TAGLIÒ IL LOBO DELL’ORECCHIO

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    Complici le precedenti ‘imprese’ del famoso criminale sardo Graziano Mesina, venticinque anni fa, a monte di un’era dove i sequestri di persone erano quasi una costante, i famigerati banditi dell’Anonima Sarda (specializzata appunto nei sequestri), ‘collezionavano’ tali crimini con una ciclicità impressionante. Fra i tanti, quello che fece maggior scalpore, fu il rapimento del piccolo Farouk Kassam al quale, per indurre i familiari a pagarne il riscatto, i suoi rapitori non esitarono a tagliargli il lobo dell’orecchio, terrorizzando non solo la famiglia del bimbo, ma l’Italia intera. La storia poi racconta che fortunatamente il piccolo tornò dalla sua famiglia, e che i suoi feroci carcerieri furono poi arrestati. Ed oggi, appunto dopo 25 anni di carcere, Matteo Boe, che ‘eseguì’ la ripugnante mutilazione, è uscito dal carcere milanese di Opera. Un scarcerazione che, in virtù di quanto accaduto, ha comunque destato rabbia in molte persone. Ma Boe ha pagato il suo conto e 25 anni non sono uno scherzo. C’è da sperare che l’avvento della maturità abbia concorso a farne un uomo nuovo…

    M.