MILANO – GIALLO SUL SUICIDIO DI UNA STILISTA TROVATA IMPICCATA

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    La notizia è riportata dal ‘Corriere della sera’: “Quando è stata trovata in un angolo dei giardini di piazza Napoli –  si legge sul noto quotidiano – Carlotta Benusiglio, 37 anni stilista,  intorno al collo aveva una sciarpa e i piedi toccavano terra. Un passante l’ha vista e ha chiamato il 112. Sono arrivati i poliziotti delle Volanti, si sono trovati davanti quella ragazza mora, 37 anni, la scena era quella di un suicidio. Abitava in zona, a pochi metri di distanza. La sua era una storia complicata – si legge ancora – soprattutto  per una relazione: più volte, negli ultimi mesi, quella ragazza è andata in pronto soccorso per litigi col fidanzato; lesioni gravi, più di una volta, di cui c’è traccia nei referti medici e almeno in una denuncia, che risale allo scorso febbraio. Giorgia – la sorella di Carlotta – e la sua famiglia hanno nominato un consulente che assisterà all’autopsia, prevista per domani. La famiglia vuole capire cosa sia accaduto a Carlotta, soprattutto cosa sia successo la notte prima che la trovassero morta in piazza Napoli, e ancora nelle settimane e nei mesi precedenti. Perché se gli elementi investigativi fanno pensare a un suicidio, i fatti da chiarire sono tanti”. Gli inquirenti hanno ascoltato anche il ‘fidanzato’, come persona informata sui fatti, che Carlotta continuava a vedere, nonostante le furiose liti che finivano spesso in violenze. Secondo le prime testimonianze, l’uomo, avrebbe dei problemi di dipendenza. “Dalle prime ricostruzioni, Carlotta, quel fidanzato,  lo avrebbe visto anche il giorno prima, a pranzo in compagnia di un’amica, e di nuovo la sera – scrive ancora il giornale milanese -. Poi c’è la scena in casa della ragazza: i poliziotti hanno trovato il suo computer portatile con lo schermo aperto, illuminato, e la musica accesa; il letto era disfatto e c’era qualche macchia di sangue; da una confezione di farmaci contro l’ansia mancavano quattro pastiglie. Sono tutti aspetti ed elementi che andranno esaminati e approfonditi, prima di chiudere l’indagine sul suicidio”.

    D.T.