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Mosca: “Sanzioni? I supermercati sono pieni e si vive benissimo. In Italia? Non tornerei nemmeno in vacanza”, rivela uno chef veneto

Per quel che ne sappiamo, benché introdotte da poco, le conseguenze seguite alle dure sanzioni contro la Russia, al momento si stanno prepotentemente facendo sentire anche da noi.

Complici infatti i puntuali – e mai puniti ‘sfruttatori’ – già paghiamo i rialzi di diversi prodotti nei supermercati, gli aumenti nelle bollette domestiche, senza parlare poi del caos legato ai prezzi applicati dai distributori di carburante.

Dunque, ci viene da pensare, pensa, a maggior ragione, come staranno vivendo questa difficile situazione anche i cittadini russi…

Lo chef italiano a Mosca: “Se ci mancano il cibo o le materie prime? Assolutamente no, qui c’è tutto”

Altro che male! Attualmente in Russia, almeno stando a  quanto apprendiamo dall’agenzia di stampa AdnKronos, a Mosca va tutto alla grande!

A testimoniarlo è un nostro connazionale, il veneziano Ivan Rorato, da diversi anni a Mosca, oggi chef e proprietario del ristorante italiano ‘La Bellezza’. Come racconta lo chef all’AdnKronos, “Sono chef, ho un ristorante molto conosciuto a Mosca con menu italiano al 100%. Se ci mancano il cibo o le materie prime? Assolutamente no, qui c’è tutto. E quello che non arriva, in particolare prodotti italiani, abbiamo cominciato a produrlo all’interno del paese“.

Lo chef italiano a Mosca: “I supermercati sono pieni, sono solo aumentati un po’ i prezzi delle materie prime europee”

Ivan racconta che “Io sono arrivato stabilmente a Mosca nel dicembre 2020, ma faccio avanti e indietro dal 2008, perché sono sposato con una donna russa dal 2007 e abbiamo una bambina – racconta il ristoratore – Faccio anche il personal chef e produciamo anche salumi. Piacciono moltissimo, qui arrivano solo di contrabbando“. Riguardo alle sanzioni, spiega, che sì “Sono state un po’ traumatiche” ma, tiene a precisare, “solo i primi giorni, per la memoria storica nelle persone del periodo dell’Unione Sovietica, poi tutto è tornato in pochissimo tempo alla normalità. Abbiamo ancora tutto, non manca nessun prodotto, anzi, i supermercati sono pieni”. Semmai, aggiunge, “Sono solo aumentati un po’ i prezzi delle materie prime europee”.

Lo chef italiano a Mosca: “Le mucche qui hanno una marea di pascoli, e la qualità delle materie prime è eccellente”

Sul perché lui, così come molti nostri connazionali, hanno comunque deciso di restare, rivela che “stiamo iniziando a produrre tutto qui, formaggio, salsa di pomodoro, la mozzarella. La burrata che trovi è fantastica, non ha nulla da invidiare a quella italiana, perché le mucche qui hanno tantissimo spazio, ci sono un marea di pascoli, e la qualità delle materie prime è eccellente. Quando riapriranno le importazioni dovranno farmi concorrenza“.

Lo chef italiano a Mosca: “Il Paese funziona, altro che in Italia. Certo, devi rispettare le regole e, se non le rispetti ti fermano”

Il proprietario del ristorante italiano ‘La Bellezza’, spiega che a Mosca molti italiani condividono la gestione politica del Cremlino: “Qui ci sono molti italiani che sono rimasti e abbiamo un gruppo: non c’è uno che sia contro, perché vediamo che il Paese funziona, altro che in Italia. Certo, devi rispettare le regole e, come in tutti i paesi civili, se non le rispetti ti fermano”.

Lo chef italiano a Mosca: “Carta di credito bloccata? Il circuito russo funziona col cellulare, e per l’estero uso una poste-pay”

Dunque, secondo quanto rivela Rorato all’AdnKronos, qui non ci sono problemi, anche il blocco delle carte di credito, non rappresenta affatto un ostacolo: “Il giorno prima che Visa e Masterclass ci scollegassero dall’Europa qui avevano già comunicato che avevano fatto l’accordo con la Cina”. Tuttavia, aggiunge, “Nel giro di quattro cinque giorni è tornato tutto normale. La carta del circuito russo funziona per i pagamenti col cellulare, mentre per i pagamenti all’estero uso una poste-pay”.

Lo chef italiano a Mosca: “I marchi europei non stanno abbandonando del tutto la Russia, è una grandissima fake news”

Tanto è che, a dispetto di ciò che si racconta in Occidente, testimonia Ivan, i marchi europei “non stanno abbandonando del tutto la Russia, questa è una grandissima fake news dell’Occidente. Quelli che sono rimasti di più sono proprio gli americani. Importano le merci direttamente dalla Cina, e quindi non passano per l’Europa. La Apple qui è tutta aperta, i McDonald’s non sono tutti chiusi, Ikea continua a pagare i suoi dipendenti e organizza dei tour per turisti in attesa di riaprire”.

Lo chef italiano a Mosca: “Se volevano far cadere Putin hanno sbagliato tutto. Tornare in Italia? Neanche in vacanza: qui si sta molto meglio”

Insomma, sbotta Rorato, “Se volevano farlo cadere hanno sbagliato tutto. Anche quelli che prima storcevano un po’ il naso, adesso sono tutti con lui. Il sentore, anche parlando con le tante persone che vedo ogni giorno, è che ci siano più persone dalla sua parte che contro“. E ribadisce che “Mosca è una città che ha tutto, e nonostante sia una metropoli con quasi 18 milioni di abitanti, è molto curata, a livello maniacale. Se penso a Roma, mi vengono i brividi“. Infatti quando il cronista gli domanda se è disposto a mollare tutto per tornare in Italia, lo chef italiano replica senza nemmeno pensarci un secondo: “Neanche in vacanza: qui si sta molto meglio“.

Max