Home BENESSERE ANIMALI Mufloni dell’Isola del Giglio: gli attivisti e le attiviste di ‘Vitadacani’ denunciano...

Mufloni dell’Isola del Giglio: gli attivisti e le attiviste di ‘Vitadacani’ denunciano che “Lo sterminio non è terminato”

Dall’alba di ieri i cacciatori autorizzati dalla Regione Toscana, con i cani stanno cercando di stanare gli ultimi animali rimasti in quella che è la loro casa.
Dal canto loro, gli attivisti e le attiviste che non hanno mai abbandonato l’isola resistono per impedire che anche gli ultimi esemplari vengano massacrati. In tutto ciò Sara d’Angelo, presidente dell’associazione ‘Vitadacani’, senza mezze parole denuncia che “L’Ente Parco dell’Arcipelago Toscano come sempre mente, le dichiarazioni di poche settimane fa che fossero stati eradicati tutti fatte solo per percepire i fondi dall’Unione europea”.

Isola del Giglio, lo sterminio dei mufloni non è terminato, denunciano gli attivisti, ”L’Ente Parco dell’Arcipelago Toscano ha mentito”

Ma cosa sta succedendo, di cosa stiamo parlando? vi starete sicuramente chiedendo. E’ presto detto:
come già accennato infatti, all’isola del Giglio si prevede una giornata di fuoco e sangue.

Questo perché, nonostante le dichiarazioni di poche settimane fa pronunciate dall’ente Parco dell’Arcipelago Toscano – secondo cui tutti i mufloni erano già stati stati eradicati – gli attivisti sostengono invece che di tratta soltanto di  dichiarazioni fatte per percepire i fondi dall’Unione europea.

Isola del Giglio: “Ieri sera sono sbarcati molti cacciatori di selezione, autorizzati dalla Regione Toscana, che stanno cercando di stanare gli ultimi mufloni”

Così, riportano le cronache dei numerosi testimoni presenti sull’isola dell’arcipelago toscano, “Ieri sera sono sbarcati sull’isola con i loro cani molti cacciatori di selezione, autorizzati dalla Regione Toscana, che da stamattina all’alba stanno cercando di stanare gli ultimi mufloni sopravvissuti al massacro e che resistono in quella che è la loro casa”.

Ed in tutto ciò gli attivisti e le attiviste dei ‘Guardiani dei muflon’, che non hanno mai abbandonato l’isola, stanno resistendo insieme a loro.

Isola del Giglio, la d’Angelo: “Ente Parco e Regione Toscana vogliono andare fino in fondo nel loro progetto di morte”

A dispetto di tutto, anche della verità – commenta ancora Sara d’Angelo – Ente Parco e Regione Toscana vogliono andare fino in fondo nel loro progetto di morte. Tutto questo è vergognoso e dobbiamo assolutamente fermarli. Oltre alla resistenza degli attivisti, che non hanno mai lasciato l’isola nonostante le dichiarazioni dell’Ente parco dell’Arcipelago che al Giglio tutti i mufloni fossero stati uccisi, chiediamo a tutti i cittadini e le cittadine di esprimere il loro sdegno telefonando alla Regione Toscana, all’Ente Parco e al Ministero dell’Ambiente. Invitiamo a seguire le nostre pagine social dove sono pubblicati i numeri per partecipare alla protesta“.

Isola del Giglio, la d’Angelo: “Il progetto di eradicazione del muflone del Giglio ha violato le norme nazionali ed europee”

Per le associazioni che negli ultimi anni hanno condotto la battaglia contro le uccisioni, “il progetto di eradicazione del muflone del Giglio ha violato le norme nazionali ed europee che prevedono che qualunque eradicazione si basi su dati scientifici, che il Parco stesso ha ammesso di non possedere. In assenza di prove dei danni del muflone sull’ambiente, il Parco ha esagerato i danni all’economia nel progetto presentato all’UE, per il quale ha ottenuto 1 milione e 600mila euro, dichiarando che la sua eradicazione era imperativa per salvare le viticulture dell’isola, nonostante i viticoltori avessero scagionato il muflone da tali accuse già nel 2021 tramite una petizione”. 

Isola del Giglio, la d’Angelo: “Occhio perché l’eradicazione del muflone del Giglio costituisce un reato”

Inoltre, proseguono quelli dell’Associazione ‘Vitadacani’, “Grazie a una serie di richieste di accesso agli atti, siamo inoltre venuti a conoscenza del fatto che in 20 anni il Parco ha ricevuto soltanto 3 richieste di risarcimento per danni alle viticulture per un totale di 400 euro imputabili ai mufloni, contro i quasi 400mila euro ottenuti dall’UE per eradicarli. In assenza di comprovati danni, dunque l’eradicazione del muflone del Giglio costituisce un reato. Questo progetto – proseguono gli attivisti – non aveva dunque alcuna ragione di esistere mancando i presupposti scientifici ed economici per procedere e, al contempo, ha ignorato elementi fondamentali, come l’unicità genetica del muflone presente solo al Giglio. Per queste ragioni abbia già provveduto a denunciare il presidente dell’Ente Parco Giampiero Sammuri per disastro ambientale”.

Ecco alcune informazioni relative alle associazioni animaliste che operano sul territorio:

Vitadacani odv e Rete dei santuari di animali liberi in Italia

https://instagram.com/retedeisantuari_official

https://www.facebook.com/retesantuari

Max